Per meglio raggiungere lo scopo…
Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri perché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sulle offerte
Oggigiorno è possibile trovare numerose fonti utili e preziose che parlano dell'ordinario della Santa Messa: Messalini, libri di preghiera, notiziari delle parrocchie, pagine internet che si occupano di tematiche di fede... Parimenti, vi è un numero sufficiente di testi sul sacerdozio e sul ruolo del sacerdote nella Messa. Per questo, qui, ho deciso di inserire solo alcune osservazioni che sono strettamente legate alla tematica del libro.
Il compito del sacerdote
Il sacerdote rappresenta Cristo stesso. Offre al Padre le nostre preghiere e suppliche, offre il sacrificio eucaristico per la comunità parrocchiale, pronuncia le parole di transustanziazione di Cristo, attraverso di lui Dio ci benedice e ci parla.
Quanto è bello e utile per i fedeli quando il sacerdote è innamorato della liturgia, quando vive della Santa Messa! Quanto è bello e utile per i fedeli quando è innamorato della Parola di Dio, quando è dedito alla sua meditazione e vive di essa! Quanto è bello e utile per i fedeli quando il sacerdote è un uomo di preghiera, quando costruisce incessantemente il suo rapporto intimo e personale con Dio e intercede a favore del gregge che gli è stato affidato!
Come dà gioia il sacerdote che opera per i suoi fedeli in modo contagioso (nel senso positivo del termine), che ha nel cuore l'esperienza della Santa Messa, la vive e ne parla in modo da attirare gli altri. Lo stesso vale per la Parola di Dio, la preghiera, il sacrificio... Se il sacerdote ha sperimentato di persona la potenza della Parola, il valore della preghiera, il senso dell’offerta della sofferenza, allora ne parla in modo contagioso.
Quindi il contagio, più semplice ed efficiente, dovrebbe partire dal sacerdote e da lui diffondersi ai fedeli che giungono in chiesa, affinché anche loro possano diffonderlo ad altre persone di buona volontà. Il contagio è l'espressione con cui possiamo descrivere meglio l'evangelizzazione. La Lettera apostolica Mane Nobiscum Domine, di San Giovanni Paolo II, ci ricorda come la feconda ed intensa partecipazione alla celebrazione “suscita nella Chiesa e in ciascun cristiano l’urgenza di testimoniare e di evangelizzare” (n. 24).
Il primo compito dei sacerdoti è preoccuparsi che i fedeli comprendano, gustino e amino la Santa Messa. Quando i preti testimoniano della propria esperienza personale di partecipazione alla Messa, i fedeli li capiscono e molti di loro sono pronti a seguirli in tale esperienza. Senza la propria personale testimonianza, i sacerdoti non potranno contagiare i fedeli!
Il sacerdote non può essere né fare nulla di tutto ciò se non ha imparato a stare con il Signore, a trascorrere tempo in Dio lasciandosi ricolmare della sua grazia, se non ha appreso a dimorare in lui, a crescere in amore e in saggezza davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,52).
Come detto in precedenza, la Chiesa ci invita a meditare la Parola di Dio sin da piccoli, affinché possiamo vivere di essa. Il sacerdote innamorato della Parola trasmetterà facilmente questo amore e questa possibilità di riflessione ai suoi fedeli.
Ringrazio Dio per avermi fatto conoscere nella primissima giovinezza simili sacerdoti. Il loro fervore per la presenza di Gesù nell'Eucaristia mi toccava a tal punto da spingermi ad andare spesso in chiesa durante il giorno e adorare Gesù, specialmente attraverso i canti eucaristici: Adoro te devotamente; Ti adoriamo, Gesù; Mistero della cena; O sacro convito... Ringrazio Dio per avermi dato un sacerdote catechista innamorato della Parola di Dio, che ci parlava di alcuni libri della Bibbia in modo tale che tutti lo ascoltavamo con attenzione. Ringrazio Dio anche per i miei genitori e per la nonna, perché mi hanno contagiato con l'amore verso la Beata Vergine Maria, i santi e le anime del Purgatorio, trasmettendomi la fede nel loro aiuto. Rendo grazie per loro, poiché acquistavano riviste e libri di fede, che mi hanno ulteriormente contagiatocon l'amore verso Dio, la Chiesa e il servizio.
Non vorrei essere frainteso da qualcuno; so che oggigiorno in alcuni Paesi, e addirittura in alcune parrocchie, il numero dei bambini che va alla Messa è notevolmente inferiore rispetto al passato recente. Mi sembra che il problema risieda nel fatto che il catechismo viene loro insegnato da persone (sacerdoti o laici) che hanno la conoscenza per farlo, ma mancano di passione ed entusiasmo.
Di una cosa sono sicuro: non esiste sacerdote né catechista, che sia stato chiamato da Dio a questo ministero e a questa missione, per il quale sia troppo tardi, se necessario, tornare al primo amore, a Dio (oppure incontrarlo per la prima volta) e fare tutto ciò che serve per essere da lui contagiato. Se lo desidera sinceramente, non glielo impediranno né gli anni né l'esperienza di aridità di fede che ha attraversato. Sono convinto che qualsiasi fedele può trovare Dio e farsi contagiare, se solo lo desidera con tutto il cuore (De 4,29; Ger 29,13).
Spetta a tutti noi pregare e offrire sacrifici per i nostri sacerdoti e per i catechisti dei nostri figli, poiché il Signore può fare molte cose buone attraverso di loro se sono amati, rispettati e fortemente sostenuti dalle preghiere dei fedeli.
Desidero sottolineare in particolare che con il Battesimo siamo tutti diventati sacerdoti, proprio per poter offrire il sacrificio di Gesù al Padre con le nostre intenzioni. Solo un prete ordinato può pronunciare le parole di consacrazione, ma ogni fedele nel suo sacerdozio comune o battesimale può offrire il sacrificio di Gesù per la salvezza sua e degli altri. In ugual modo possiamo offrire anche i nostri sacrifici personali. Rendiamo grazie poiché con l'Eucaristia possiamo partecipare al sacrificio redentore di Gesù, e in tal modo ricevere e trasmettere benedizioni spirituali e temporali.
Per esperienza so bene che un simile modo di pensare non fa breccia facilmente nel cuore della gente se non si comincia ad assaporare almeno un po’ di ciò di cui parliamo.
“Raccomando vivamente ai sacerdoti di osservare questo momento di silenzio e non andare di fretta: «preghiamo», e che si faccia il silenzio. Raccomando questo ai sacerdoti. Senza questo silenzio, rischiamo di trascurare il raccoglimento dell’anima.” (Catechesi di Papa Francesco sulla Santa Messa 10.01.2018)
Il Silenzio è d’oro
Scrivo questo per i sacerdoti.
È fondamentale lasciare un tempo sufficiente di silenzio affinché tutti i presenti possano comprendere e accogliere ciò che ascoltano o pronunciano, e prenderne coscienza al fine di unirvi le loro stesse invocazioni di preghiera (pensieri o espressioni che accompagnino gli atti). Spesso è sufficiente attendere qualche secondo prima del pensiero successivo. Bisognerebbe lasciare qualche momento di pausa dopo ogni lettura della Messa affinché tutti i fedeli possano fissare nella mente ciò che della lettura sembra loro più importante da ricordare e conservare tali parole nel cuore (Gv 14,23-24). Nella maggior parte dei casi, dopo ogni lettura, sarebbe sufficiente un minuto appena. Comunque, ciò che più conta è lasciare almeno alcuni minuti di silenzio dopo la Comunione (CCC 1374, 1377). Alcune volte sono stato piacevolmente sorpreso dal silenzio di diversi minuti che seguiva alla partecipazione al banchetto eucaristico. Là dove ciò accade, la domenica e i giorni festivi i cori cantano solo durante la distribuzione della Comunione, e in seguito domina un completo silenzio per alcuni minuti. Quello è il momento più importante della Santa Messa. Ho avuto l'impressione che i fedeli sapessero perfettamente a cosa serve questo silenzio e che ne fossero particolarmente grati. Evidentemente il parroco li aveva contagiati. Il santo Papa Giovanni Paolo II ha spesso sottolineato come quei pochi minuti di silenzio, nei quali si immergeva in Dio, costituissero per lui una fonte di vita. Lo stesso vale per molti altri santi, così come per molti fedeli che hanno avuto o hanno il privilegio di vivere nel silenzio l'incontro con il loro Salvatore e Redentore.
Per non allungare i tempi della Messa della domenica e dei giorni festivi (specialmente nelle chiese in cui sono officiate più Messe consecutivamente), si possono abbreviare le omelie, soprattutto quelle di 'ingresso' e 'finali', e non sono necessari lunghi annunci, che possono essere pubblicati su internet o sul notiziario parrocchiale.
Per quanto riguarda le Messe feriali, perché non farle durare qualche minuto in più? Questo tempo in più è estremamente importante per una partecipazione attiva e feconda.
Anche qui vorrei sottolineare, come spesso faccio, che le Sante Messe sono pienamente valide anche quando non sono officiate secondo un preciso formulario, quando non ci sono preparazioni particolari per esse, quando sono celebrate da sacerdoti che mancano di entusiasmo, o anche quando non si cerca di facilitare la partecipazione di cuore dei fedeli con le giuste pause o in qualsiasi altro modo. In ogni singola Messa, a prescindere da come è celebrata, Cristo si offre pienamente. I frutti della Messa dipendono largamente dalla disponibilità di cuore dei fedeli, e tale disponibilità dipende da quanto precedentemente esposto.
Vorrei aggiungere ancora qualcosa. Talvolta è possibile spendere qualche parola sulla persona per la quale la Messa viene offerta. In tal modo il sacerdote può fare in modo che i fedeli si lascino maggiormente coinvolgere, preghino con la mente e con il cuore per tale persona e sappiano che con la Messa si fa veramente qualcosa di utile e importante.
La Pace che il mondo non dà
Pace è una delle parole più frequenti, più importanti e più belle contenute nella Bibbia così come nella liturgia. La pace è un frutto dello Spirito Santo, il frutto della sua azione nel nostro cuore, il frutto della grazia, il frutto della misericordia, il frutto del dimorare alla presenza di Dio.
Durante la Messa preghiamo per la pace di Cristo che non può essere paragonata a quella che il mondo ci dà. Solo Gesù è la nostra pace. Per comprendere cosa sia la pace di Cristo, dobbiamo interrogarci su cosa significhi l'assenza della sua pace. Forse la mancanza di pace può essere descritta come: paura, ansia, senso di colpa, sofferenza, delusione, dolore, odio, rancore, amarezza, impotenza, indesiderabilità, rifiuto, insicurezza, indecisione, sfiducia, gelosia, invidia, preoccupazioni per la famiglia...?
Tutti questi stati d’animo e di spirito ci rendono inquieti, ci allontanano dalla pace. Molti di noi hanno imparato a reprimere l'inquietudine nel profondo del loro subconscio, talvolta però non siamo più in grado di controllare tale irrequietezza repressa ed essa riemerge creandoci enormi problemi.
L'unica vera soluzione per l'agitazione di qualsiasi tipo è la redenzione che otteniamo arrendendoci alla volontà di Dio. Di questo parla il presente libro.
A partire dal saluto iniziale della Messa, per tutta la sua durata, e in particolare durante il rito della Comunione, preghiamo per la pace di Cristo. Così, dopo il Padre Nostro, il sacerdote rinnova la promessa di Gesù ai discepoli con cui ci lascia la pace e ci dà la sua pace. Preghiamo che ci doni la sua pace adesso, nel tempo presente, e non solo in paradiso; che ci liberi dall'inquietudine e dal disordine che il peccato ha prodotto nei nostri cuori, nelle nostre vite e nelle nostre famiglie; che ci liberi dal Male.
Il culmine della Messa è la mensa eucaristica, il banchetto dell'Agnello di Dio, che immediatamente prima della Comunione invochiamo per avere la sua pace. Gesù, entrando in noi per mezzo della Comunione, pronuncia il saluto di pace al nostro spirito, come lo pronunciava quando entrava in qualche casa e come lo pronunciavano gli apostoli che mandò ad evangelizzare due a due (Mt 10,12-13; Lc 10,5-6).
La pace di Cristo è anche il segno che Dio ha esaudito la nostra preghiera (Eb 11,1).
Se qualcuno ci ha chiesto preghiera, senza dirci il motivo specifico, allora preghiamo che il Signore gli conceda la pace. Se non sappiamo per cosa pregare, domandiamo la pace di Cristo. La pace è la prova che Dio è con noi.
Quando ci troviamo in situazioni di pericolo e non vediamo via d'uscita, la sua pace ci dà la sicurezza che lui è con noi, che non dobbiamo affannarci. Qualsiasi cosa spiacevole ci sia successa, ricordiamoci che la pace di Gesù è a nostra disposizione. Rammentiamoci che ogni cosa può essere trasformata in bene, per coloro che amano Dio (Rm 8,28).
Ci sono situazioni nella vita dalle quali Dio non può liberarci. Così, ad esempio, non può liberarci dall'impegno di prenderci cura del figlio malato, ma può darci la sua pace grazie alla quale sappiamo che lui è con noi.
Prendiamo coscienza di recarci a Messa per ricevere la pace di Cristo, per conservarla e trasmetterla agli altri.
L’incontro con il Dio fatto uomo
La Comunione è l’apice della Santa Messa. Dio desiderava che in essa, per essa e attraverso di essa diventassimo una cosa sola con Gesù, che diventassimo partecipi della natura divina. Quando ci comunichiamo, Gesù con il suo corpo e il suo sangue, con il suo spirito, con la sua umanità e con la sua divinità entra in noi e rimane in noi finché il pane e il vino consacrati non si dissolvono nel nostro corpo (CCC 1374, 1377).
Questo incontro personale con Gesù immolato dipende largamente dalla mia disponibilità di cuore. Tutta la Messa sino ad allora celebrata tende a questo scopo, a porre in essere tale disponibilità. Potremmo dividere in senso spirituale la Santa Messa in due parti: la preparazione alla Comunione e la sola Comunione. Dopo essermi comunicato, entro nel mio cuore per incontrare e godere della presenza di Gesù, ossia cerco di rivolgere tutta la mia attenzione spirituale e corporale verso Gesù presente in me. Personalmente lo faccio in questo modo: lo glorifico, benedico e ringrazio innanzitutto nel cuore, quindi offro sotto forma di preghiera ciò che ho dentro di me. Se il coro canta una canzone consona alla Comunione, assaporo nel cuore le parole della canzone. Così divento consapevole della presenza di Cristo in me, consapevole che lui è in me ed io in lui e quindi continuo la mia preghiera interiore.
Quando sono in lui, sono ricolmo di Spirito Santo, pieno dell'amore traboccante del Padre e sono pronto (lo desidero fortemente) e capace (per grazia dello Spirito) di rimettermi alla volontà di Dio, di perdonare anche ai nemici più acerrimi, di offrire le ferite che mi danno maggior dolore, di ricevere la guarigione interiore e la liberazione, di pregare il Padre e intercedere per altri, di ringraziarlo sinceramente e benedirlo con tutto il mio essere. Talvolta la Comunione si trasforma in un'esperienza mistica dell'amore e della presenza di Dio, e talora il Signore desidera semplicemente che io creda, anche se non ho percepito nulla di speciale.
Ogni esperienza, anche la più insignificante, mi avvicina a Dio. Per esperienza intendo ogni scorcio di grazia del quale mi sono reso conto. Sappiamo che Gesù ha detto che sono beati coloro che non vedono, ma credono. Questo lo disse dopo che l'apostolo Tommaso aveva messo le sue dita e il palmo della sua mano nelle sue ferite. Dovremmo chiederci se abbiamo una fede tale da non avere bisogno di 'vedere'. Se l’abbiamo, allora i frutti sono ben visibili nella nostra vita. Se non la possediamo, dovremmo sapere che Gesù, ai settantadue, dopo che erano tornati dalla missione, disse altresì che erano beati poiché avevano visto e udito i prodigi del Signore, e molti profeti e re avevano desiderato vedere e provare le stesse cose, ma non era stato loro concesso.
Dunque, beati noi quando crediamo con il cuore, pur non avendo visto e sentito, e beati noi quando possiamo provare ciò che profeti e re non poterono.
Se pensiamo che molti di noi hanno l'opportunità di presenziare alla Santa Messa anche più di diecimila volte durante la vita (se non oltre ventimila volte), possiamo comprendere quanto sia importante anche la più piccola esperienza, quanto vitale sia impegnarsi a conoscere la Santa Messa e accostarsi alla Comunione con il cuore ben disposto. Se la grazia del Padre, ad ogni Messa, ci avvicinasse almeno un po' a Gesù, potremmo rapidamente godere della sua presenza sempre più. Ritengo veramente che sia necessario sforzarci affinché la grazia della presenza di Dio sia a noi manifesta ad ogni Santa Messa. Ciò avverrà se abbiamo compreso che il culmine della Santa Messa è l'incontro sincero con Gesù vivente nella Comunione.
Gesù non si offre a noi durante la Comunione come premio poiché ci siamo confessati, non raggiunge il cuore di coloro che pensano di essere senza peccato e dunque di meritarsi la Comunione. Gesù si rivela a coloro che hanno bisogno di lui e che lo amano, in coloro che credono che lui si incarni veramente, come vero Dio e vero uomo, in coloro che desiderano cibarsene in quanto vero Agnello sacrificale. Il numero di coloro che hanno bisogno di lui è superiore a quello di coloro che lo amano sinceramente, ma Gesù si rivela poiché sa che la relazione con lui spesso comincia solo dopo aver ricevuto una grazia. Gesù ama sempre per primo. Per questo, nel rapporto con lui non dobbiamo riflettere troppo su come meritarci il suo amore, è sufficiente riflettere su come restituirglielo.
In una orazione sulle offerte si dice che nella Comunione avviene uno scambio nel quale Gesù prende la nostra natura umana, caduta a causa del peccato, affinché possiamo diventare partecipi della sua natura divina. Nella stessa orazione preghiamo per ricevere la grazia di riconoscere e vivere tale verità. Per cui, ciò che la Bibbia e la Chiesa dicono della Comunione lo possiamo intendere con la mente, ma non lo potremo vivere se non lo sperimentiamo nel cuore. Dobbiamo credere ardentemente alla parola che acclamiamo nell'invocazione prima della Comunione: Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato. Questa preghiera possiamo intenderla anche come:Signore, quando entri in me, fammi sperimentare almeno una Tua parola nel mio cuore, poiché ogni Tua parola mi può cambiare, guarire e liberare. Signore, come posso essere degno di te se il mio cuore non desidera ardentemente la Tua parola?
Credo che al termine di questa nostra vita terrena rimpiangeremo amaramente tutte le occasioni che abbiamo perso di vivere la Comunione in modo speciale.
(CCC 1382; CCC 1391-1396; CCC 1374; CCC 1377; CCC 1098; SC 11; EE 61; CCC 1355; Gv 20,29; Lc 10,24; Gv 3,16; 1 Gv 4,10-11; Gv 17,23-26; 1 Cor 11,28-31)
Come prepararsi a ricevere la grazia
“L'assemblea deve prepararsi ad incontrare il suo Signore, essere un "popolo ben disposto". Questa preparazione dei cuori è l'opera comune dello Spirito Santo e dell'assemblea, in particolare dei suoi ministri. La grazia dello Spirito Santo cerca di risvegliare la fede, la conversione del cuore e l'adesione alla volontà del Padre. Queste disposizioni sono il presupposto per l'accoglienza delle altre grazie offerte nella celebrazione stessa e per i frutti di vita nuova che essa è destinata a produrre in seguito.”(CCC 1098)
Quanto segue, seppur collocato al termine del libro, costituisce la premessa di tutto ciò che abbiamo detto sin qui; condizione per appropriarci dei tesori insiti nella Santa Messa, per viverla e offrirla fruttuosamente, è la disposizione e la qualità della nostra preparazione. La Chiesa ci insegna che prepararsi per la Messa è assolutamente necessario se desideriamo parteciparvi in modo attivo e fecondo. Io stesso me ne sono convinto nel corso degli anni, attraverso tante Messe. Gesù Cristo ha partecipato pienamente alla sua passione: con tutto il cuore, con tutto il suo spirito, con tutta la sua forza corporea, mentale e spirituale. Ci ha redenti con la sua passione, morte e resurrezione poiché ci ama, poiché ha cura di noi. Se vogliamo partecipare in modo proficuo, allora anche noi dobbiamo amare e aver cura, innanzitutto, del nostro rapporto con Gesù e poi con le persone per cui eventualmente offriamo il sacrificio eucaristico. Anche noi, durante la Santa Messa, dovremmo almeno tentare di essere presenti con tutto il cuore, con tutto lo spirito e con tutta la nostra forza di volontà (Mt 22,35-38).
Si è già posto in evidenza il fatto che il primo scopo di ogni celebrazione eucaristica è l’incontro personale con il Dio vivo che ci fa crescere continuamente; inoltre la Messa è anche un tesoro unico e prezioso per presentare al Signore ciò e chi ci sta tanto a cuore e che, spesso, è la ragione principale per cui partecipiamo con il corpo ma non con lo spirito alla Messa, carichi di tutto il peso delle nostre preoccupazioni, delle nostre angosce e delle nostre sofferenze. La Messa è la via per eccellenza per santificare ogni avvenimento della nostra vita! (cfr. Ordinamento Generale del Messale Romano 368)
Sicuramente non riusciremo a raggiungere il risultato sperato ad ogni Messa, ma Dio non guarda solo a ciò che abbiamo ottenuto. A lui interessa, infatti, anche il nostro desiderio, la reale intenzione del nostro cuore.
Per questo, mentre mi preparo alla Messa, tento di comprendere bene quali siano le speranze e i pensieri del cuore, cosa io desideri veramente dall’offerta del sacrificio di Gesù. Con il passare del tempo molte intenzioni si sono cristallizzate e non ho bisogno di molto tempo per predisporre il mio cuore ad un’offerta feconda. Per questo motivo, ad esempio, quando so che qualcuno si trova in punto di morte, ho bisogno di appena qualche minuto di preparazione prima della Santa Messa.
Vorrei che nessuno si spaventasse della lunghezza dei brani di preparazione che propongo; si tratta di testi che si fissano rapidamente nel cuore e prima della Santa Messa è necessario rammentarli solo brevemente.
In aggiunta alla versione cartacea del libro, sono disponibili una versione digitale ed una in formato audio, in modo da facilitare i fedeli nella fruizione, fino a rendere queste preghiere una sana abitudine.
La preparazione dovrebbe, per grazia dello Spirito, ri-accendere la fede del cuore, l'ardore per la conversione e la prontezza ad accogliere ciò che il Padre ci dona come frutto della nostra offerta del sacrificio di Gesù e del nostro dimorare in lui (CCC 1098; CCC 1128).
Cristo, dalla croce, ci ha redenti con il suo amore. Noi, con l'offerta volontaria delle nostre sofferenze, manifestiamo il nostro amore verso Gesù e verso chi è in stato di necessità. L'offerta dei nostri sacrifici è un atto e insieme una preghiera che ci unisce profondamente a Cristo crocifisso.
Perciò quando offriamo una santa Messa, uniamoci a Cristo crocifisso e dimostriamo a noi stessi e al Padre che ci sta veramente a cuore la persona per cui offriamo il sacrificio di Gesù (Col 1,24-26). È importante che ogni nostro sacrificio sia guidato dall'amore puro verso Dio e verso la persona per la quale offriamo la Messa e, se possibile, che resti segreto.
Ecco alcuni piccoli sacrifici che possiamo unire a quello di Cristo durante la Messa: digiuno, rinuncia a qualcosa cui teniamo particolarmente (televisione, internet, caffè, sigarette, hobby...), compimento di opere di misericordia che normalmente non facciamo, astinenza da lamentele, critiche, calunnie...
Affinché la preparazione sia utile il più possibile, dobbiamo leggere il testo di riferimento con la mente e con il cuore. Dovremmo scorrerlo e meditarlo a lungo al fine, anzitutto, di comprenderlo e, poi, di desiderare ardentemente quanto vi è scritto. Quando ciò accadrà, avremo bisogno di molto meno tempo e sforzo per prepararci.
Come già detto, nella Messa esistono differenti invocazioni di preghiera alle quali, come alle ossa inaridite di Ezechiele, dobbiamo aggiungere la carne, infondere vita, incorporare l'offerta dell'intenzione (Ez 37,1-8). Così, quando ad esempio durante la Messa pronunciamo: "Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi", dobbiamo ricordare ciò per cui abbiamo pregato nella preparazione e il motivo per cui desideriamo che l'Agnello di Dio abbia pietà di noi; nell'Atto penitenziale dobbiamo rammentarci di dove abbiamo mancato; nel Gloria dobbiamo essere consapevoli di ciò per cui ringraziamo, glorifichiamo, benediciamo, adoriamo e di ciò che chiediamo...
Alcune parole, durante la preparazione, non oltrepasseranno il livello della nostra mente, non arriveranno al cuore, come il completo perdono delle persone che ci hanno duramente ferito, o l’abbandono alla volontà di Dio e l'accettazione di una sua risposta alla nostra preghiera diversa da quella speravamo. Le potremo accogliere nel cuore durante la Messa.
È importante comprendere in anticipo che affinché la preparazione tocchi il cuore sarà necessario un certo tempo. La sua durata dipende largamente dal nostro desiderio; più esso sarà grande, minore sarà il tempo necessario, perché la preparazione si nutre di una forte volontà. Se questa preparazione ci sembra troppo ardua o lunga, se pensiamo che al momento non abbiamo motivazione sufficiente per affrontarla con serietà, allora proviamo nuovamente quando saremo spinti da qualche situazione della vita particolarmente difficile (nostra o di qualcuno a noi caro).
In una buona preparazione si trovano anche le preghiere comuni, come il rosario e varie litanie, che nella maggior parte delle parrocchie vengono recitate regolarmente prima della Santa Messa. È importante che queste preghiere non vengano semplicemente pronunciate con le labbra, bensì pregate con la mente e con il cuore. Non verremo esauditi solo perché abbiamo recitato tante preghiere (Mt 6,6-8). È importante che alle singole invocazioni di preghiera uniamo, nel nostro spirito e nel nostro cuore, ciò che desideriamo chiedere al Signore. Così ad esempio quando nel rosario preghiamo: "Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori", prendiamo coscienza che chiediamo a Maria di pregare esattamente per ciò che abbiamo chiesto preparandoci alla Messa. In tal modo diventiamo consapevoli della reale presenza, del ruolo, dell’aiuto che ci viene dai santi guidati dalla Beata Vergine Maria. Facciamo lo stesso anche nelle singole invocazioni delle litanie, e in ogni altra preghiera nella quale esprimiamo richieste che non sono definite fino in fondo. Parimenti, queste preghiere ci aiutano ad esercitare lo spirito e il cuore affinché diventiamo capaci di associare con più facilità l'intenzione alle invocazioni di preghiera della Messa e alle formule di rito. Inoltre, esse ci aiutano a partecipare alla Messa con maggiore attenzione.
Oltre al rosario e alle litanie, un'ottima preparazione per la Santa Messa è costituita da musiche ispirate, da canti appropriati. Prima della Messa è bene anche adorare il Santissimo Sacramento. In tal modo possiamo disporre ancora meglio il nostro cuore al momento culminante della Messa: la Comunione. Il sacerdote può facilitare grandemente i presenti ad aprirsi alla presenza di Gesù nella Comunione se prima dell’Adorazione pone nell'ostensorio un’ostia con cui i fedeli si comunicheranno e poi, prima della Comunione, ripone la stessa ostia nella pisside, tra le altre. In tal modo può attirare ulteriormente l'attenzione dei fedeli verso la santa Comunione. L'uomo è una creatura fisica e psicologica e proprio per questo ha bisogno di segni, come nei sacramenti, che sono segni visibili dell'invisibile presenza di Dio.
Ovviamente ci sono anche altri tipi di preparazione per la Messa, come la Confessione, la meditazione sulla Parola di Dio, la riflessione sul senso delle sofferenze...
Personalmente amo ascoltare o leggere il Vangelo una mezz'ora prima della Messa del mattino; amo meditare con gli occhi del cuore e ascoltare con le orecchie del cuore ciò che incontrerò e accoglierò durante la Santa Messa. L'incontro con Cristo durante la Messa dipende largamente da come ho trascorso questo tempo.
Ugualmente, quando mi è possibile, immediatamente dopo essere tornato a casa dalla chiesa, amo dedicare almeno un’altra mezz'ora alla lettura e meditazione della Parola di Dio. Amo dare al Signore il mio tempo migliore poiché è in tali momenti, quando sono più fresco e riposato, che posso ascoltare, riconoscere e accogliere con maggiore facilità le parole rivolte a me personalmente, che mi edificano e mi rendono un uomo migliore.
Voglio sottolineare che durante la Santa Messa mi attendo sempre la grazia che mi cambierà, che mi eleverà spiritualmente, in senso figurato, 'solo' di un millimetro o più. Talvolta tale unico millimetro, tale unica piccola grazia che ricevo è sufficiente a farmi sollevare il naso dall'acqua ed evitare di annegare. Partecipando a molte Sante Messe i millimetri diventano centimetri e poi lentamente metri.
Rifletto sempre di più sull'eternità, sempre più sinceramente gusto la presenza di Dio, riconosco le mie debolezze e faccio maggiore affidamento sulla grazia di Dio. E, come recita una Colletta, divento sempre più profondamente consapevole che la grazia di Dio è spesso la nostra unica speranza e la protezione di Dio l'unica sicurezza (cfr. quinta domenica del tempo ordinario). Se trascuriamo questo unico millimetro, se pensiamo che per esso non valga la pena impegnarsi nella preparazione alla Santa Messa, forse siamo ancora al punto zero, all’inizio del cammino, forse andiamo ancora alla Santa Messa soltanto per compiere il nostro dovere e magari usciamo dalla Santa Messa nello stesso modo in cui ci siamo entrati, senza aver ricevuto alcuna grazia.
Nelle pagine seguenti offro determinati testi per la preparazione che penso saranno utili ai lettori. Li ho formulati per me e per alcuni miei amici che mi avevano pregato di aiutarli per offrire le loro intenzioni specifiche. I lettori possono utilizzare le preparazioni proposte nella loro interezza, aggiungere o togliere parti a loro piacimento, oppure esse possono solo dar loro degli spunti su cui fonderanno le loro meditazioni.
Confesso che a me personalmente piace aggiungere o eliminare qualcosa, in base alle ispirazioni che ricevo in preghiera al momento. Per questo le preparazioni proposte non hanno una cornice e una struttura definitive, e non penso che le debbano avere. È importante che in ciascuna preparazione almeno una piccola parte del testo proposto entri nel cuore del lettore e vi rimanga. È opportuno iniziare la preparazione in completo rilassamento, con il cuore in attesa, poiché non sappiamo mai in anticipo cosa, per grazia dello Spirito, si inciderà nel cuore. Dio ci conosce perfettamente e sa di cosa abbiamo più bisogno in ogni momento. Perciò quando sentiamo che alcune parole echeggiano nel cuore in modo particolare, fermiamoci e ripetiamole, tanto a lungo quanto serve, prima di proseguire.
Se abbiamo veramente a cuore la persona per la quale offriamo l'intenzione della Messa, non dobbiamo temere, lo Spirito Santo sicuramente ci aiuterà e potremo riconoscere il suo stimolo, la sua guida, non solo durante la preparazione ma anche durante la Santa Messa.
Più tempo dedichiamo alla preparazione, maggiore sarà il tempo che trascorriamo alla presenza di Dio, più a lungo saremo esposti all'opera della grazia. Questa modalità di preparazione è come la flebo che viene somministrata ai pazienti stremati quando arrivano in ospedale; essa, in senso spirituale, “ci infonde” la grazia divina che dilata il nostro cuore e lo prepara ad accettare la salvezza che riceveremo nell'Eucaristia.
Mi preme sottolineare anche che non è necessario leggere l’intero contenuto della seguente sezione. Il fedele può attingere alle preghiere che ritiene maggiormente utili in uno specifico momento e approfondire via via le altre. Ciò che è essenziale è che la partecipazione alla celebrazione eucaristica non sia puramente esteriore ma divenga consapevole, profonda e tale da produrre tutti i frutti che da essa possono derivare.
Nell’Appendice è riportato l’Ordinario della Santa Messa, con la successione delle varie parti che la compongono e con l’aggiunta di alcuni personali commenti che ritengo possano essere utili al fine di un maggiore raccoglimento ed una più proficua preghiera.
Pregare per la liberazione dal Purgatorio
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo! Amen!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua presenza, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, per la redenzione di N. dal Purgatorio. (Al posto di N. inserisci il nome della persona per la quale offri il sacrificio)
Ringraziamento per il dono della vita
Ti ringrazio, Signore, per il dono della vita che gli hai regalato.
Tu lo hai pensato e creato come un prodigio.
Lo hai creato a tua immagine e somiglianza.
Tu, Padre celeste, nel sacramento del Battesimo con infinito amore lo hai riconosciuto come tuo figlio adottivo.
Grazie a te, o Signore, poiché hai scelto il tempo e il luogo in cui N. è nato.
Grazie a te per aver scelto la famiglia e la condizione di vita nella quale è nato.
Grazie a te per ogni membro della sua famiglia.
Grazie a te per ogni membro della famiglia che ha fondato.
Ringraziamento per il bene ricevuto
Grazie a te per ogni persona che è stata importante per lui in vita.
Grazie a te per tutti coloro che hanno fatto del bene a lui e alla sua famiglia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento.
Grazie a te, o Signore, per coloro che sono stati per N. esempio di fede in te, per coloro che gli hanno parlato di te e insegnato di te.
Grazie a te per coloro che in vita lo hanno benedetto con la loro preghiera.
Grazie a te, o Signore, poiché gli hai dato molte opportunità in cui poteva decidere a favore dell'amore e del rispetto verso te e i suoi vicini.
Grazie a te, o Signore, poiché gli hai dato tante occasioni in cui sacrificarsi con amore per gli altri e perdonare sempre di nuovo.
Grazie a te, o Signore, perché gli hai donato tanti buoni momenti e tanti buoni doni e così tante occasioni per ringraziarti e glorificarti.
Signore, hai lasciato che si trovasse molte volte in situazioni nelle quali aveva bisogno del tuo aiuto, poiché anche in tal modo desideravi attirarlo a te.
Gli hai dato, o Signore, molte occasioni per cercarti e trovarti, per trascorrere il tempo alla tua presenza e così riempirsi della tua grazia e saggezza.
Volevi che ottenesse il maggior numero possibile di tesori imperituri, desideravi che ti stesse più vicino possibile nell'eternità.
Ti ringrazio, o Signore, per tutto il bene che gli hai regalato.
Grazie a te, o Signore, per ogni grazia che N. ha accolto in vita, grazie a te per ogni sua buona azione, grazie a te per ogni suo sacrificio di amore, grazie a te per ogni buona parola che ha pronunciato, grazie a te per ogni buon desiderio che ha portato nel cuore.
Grazie a te, o Signore, per ogni momento che ha trascorso con te e in te.
Grazie a te per ogni sua Santa Messa, per ogni Confessione, per ogni preghiera che ha pronunciato dal cuore.
Ringraziamento per la salvezza
Signore, tu ci offri la tua vita in abbondanza, ci offri te stesso, e noi troppo spesso scegliamo la nostra versione di abbondanza di vita e i nostri idoli che anteponiamo a te e ai nostri vicini.
In tal modo al posto di una vita piena scegliamo il vuoto; al posto della tua parola, vane chimere.
Signore, nonostante tutto ciò che ci insegni e ci dai, spesso siamo ingrati e cadiamo nel peccato.
Spesso tentiamo di giustificare i nostri peccati, spesso il nostro pentimento non è sincero.
Signore, molti di noi non riescono a cambiare se stessi come vorrebbero poiché non sanno che tu sei colui che dona un cuore nuovo, quando siamo con te e in te.
Senza di te, senza il tuo perdono, nessuno di noi può salvarsi.
Per questo, grazie, o Padre, per averci dato il tuo Unigenito Figlio Gesù Cristo, affinché chi crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Grazie a te, Gesù, per aver scontato la pena al posto nostro, per i nostri peccati e le nostre malvagità.
Grazie a te, o Signore, per avermi messo N. nel cuore, affinché con amore e sincero desiderio io possa offrire il tuo sacrificio al Padre per la sua redenzione dal Purgatorio.
Preghiera
Padre celeste, so con quanto ardore N. vorrebbe offrire il sacrificio di tuo Figlio per la sua redenzione dal Purgatorio, ma tu, nella tua giustizia, hai stabilito che potessimo offrire il sacrificio di Gesù per noi stessi solo prima della morte terrena.
Per questo ti offro il sacrificio del tuo amatissimo Figlio Gesù a suo nome.
Ti prego, o Padre, a mio e a suo nome di perdonargli i peccati poiché so che lui ora è pienamente consapevole del suo modo di vivere, che è consapevole delle intenzioni e pensieri del cuore con cui ha vissuto e so che si pente sinceramente e implora la tua misericordia.
Ti prego, o Padre, nel nome di Gesù, nel mio nome e di N., che con la tua misericordia e con la tua grazia tu possa compensare coloro che N. ha ferito con i suoi peccati in qualsiasi modo.
Ti prego affinché il male recato a loro si trasformi in bene.
Ti prego, o Padre, nel nome di Gesù, nel mio nome e di N., di perdonare tutti coloro che N. durante questa vita terrena non ha saputo, non ha potuto o voluto perdonare.
Ti prego di colmarlo della tua santa pace e di condurlo nel tuo regno di amore, giustizia e pace.
Tutto ciò, o Padre, prego nel nome di Gesù poiché so che Gesù è morto di puro amore anche per lui.
Professione di fede
Signore Gesù, tu hai istituito il sacramento dell'Eucaristia affinché potessimo partecipare sempre e nuovamente in modo fecondo al tuo sacrificio e affinché da esso potessimo trarre i frutti della redenzione, del tuo amore e della tua misericordia.
Ti ringrazio poiché giungi a noi nell'Eucaristia come vero Dio e vero uomo, affinché anche noi, come i malati, i sofferenti e i peccatori del Vangelo, possiamo giungere a te e ricevere la tua grazia.
Tu, Gesù, ci hai redenti dalla punizione per i peccati, hai redento la nostra imperfetta natura umana, intrappolata nell'egoismo e incline al peccato.
Il tuo sacrificio è perfetto; da noi, umili persone, attendi che lo offriamo al Padre per noi stessi e per gli altri.
Signore, credo che nell'Eucaristia mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, Agnello sacrificale, che sei stato ucciso per noi.
Credo che tu, Gesù, entrerai in me con il tuo amore divino e umano.
Credo, Signore, che ti fai così vicino a me affinché con la tua grazia il mio cuore sia riempito di fiducia nella tua infinita misericordia, sia riempito di amore verso te e N. per il quale offro il tuo sacrificio al Padre.
Preghiera di aiuto
Spirito Santo, ti prego di condurmi attraverso la Santa Messa.
Aiutami affinché i miei pensieri, con la tua grazia, siano in armonia con le mie parole.
Aiutami affinché, con la tua grazia, N. sia nel mio cuore per tutta la durata della Messa.
Grazie a te, Spirito Santo, che ci aiuti poiché senza la tua grazia non sappiamo pregare come dovremmo, senza la tua grazia non possiamo credere con il cuore e non possiamo amare in modo puro.
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per me, che offro il sacrificio, e per l'anima di colui per il quale offro il sacrificio di tuo Figlio.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Per questo, o Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza che anche io desidero unire a quella di tuo figlio Gesù.
Maria, madre di Gesù e nostra, ti chiedo di pregare per N. affinché il Padre ne abbia pietà, accetti il sacrificio del suo e tuo Figlio che offro per lui e affinché lo conduca nel suo regno, lo porti in paradiso.
Concedimi, o Maria, la grazia affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per le anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
Santi apostoli Pietro e Paolo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Francesco Saverio, santa Rita, sant’Antonio da Padova, san Pio da Pietrelcina, san Benedetto, san Giovanni Paolo II, tutti i santi che lui abbia mai pregato, aiutatelo amandolo innanzi al trono di Dio.
Meditazione per la Comunione
Signore Gesù, Agnello di Dio, non son degno di partecipare alla tua mensa, non son degno di riceverti nella mia anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di essere riempito della tua presenza.
Poiché, Signore, come potrò diventare degno da solo?
Come potrò, Signore, accendere la luce nel mio spirito da solo quando tu sei la Luce, quando tu solo puoi illuminare la mia oscurità, quando tu solo puoi farmi vedere con il cuore, puoi farmi sentire con il cuore, puoi farmi comprendere con il cuore, puoi farmi pentire sinceramente e accettare la Luce?
Come perdonerò, Signore, senza la tua grazia, come mi pentirò sinceramente, come pregherò con fede, come cambierò me stesso?
Come calmerò, Signore, senza di te, che sei l'unica vera Pace, la mia anima?
Come vivrà, Signore, la mia anima se tu, che sei Vita, non dimori in essa?
Come potrà, Signore, la mia anima imparare ad amare se in essa non dimora il Maestro, non dimora l'Amore?
Signore, come ti renderò grazie, come ti glorificherò, come ti benedirò, se la mia anima non sperimenta la tua santa presenza, non sperimenta la tua pace, non prova la tua gioia?
Vieni, Signore, come mio redentore e salvatore, come mio maestro, e diventa il re del mio cuore.
Vieni, Gesù, di’ una Parola e tutto il mio essere sarà guarito.
Vieni Gesù dentro di me, portami sulla tua croce, portami nel tuo cuore, poiché desidero consegnarti il mio dolore, poiché desidero consegnarti il mio cuore ferito.
Vieni, Gesù, e insegnami ad amare come tu hai amato noi.
Vieni, Gesù, poiché con te, con il tuo amore desidero pregare Dio affinché abbia pietà di tutti coloro che presento in questa Santa Messa.
Ti ringrazio, o mio Dio, ti glorifico e ti benedico.
Ti adoro e ti ringrazio della tua grande benevolenza.
Poiché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Pregare per la salvezza del moribondo
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo! Amen!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua comunione, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, per N. che si trova in punto di morte. (Al posto di N. inserisci il nome della persona per la quale offri il sacrificio. In seguito tieni sempre a mente il suo nome)
Ringraziamento per la vita
Ti ringrazio, Signore, per il dono della vita che gli hai regalato.
Tu lo hai pensato e creato come un prodigio.
Lo hai creato a tua immagine e somiglianza.
Lo hai creato perché vivesse in eterno, dandogli l'occasione in questa breve vita terrena di decidere quale eternità sarebbe avrebbe avuto.
Nel profondo dell'anima gli hai impresso l'amore pronto al sacrificio, pronto al perdono, alla benedizione e al ringraziamento; pronto a dare e aiutare.
Gli hai impresso l'amore che può essere provato pienamente solo in te.
Tu, Padre celeste, nel sacramento del Battesimo con infinito amore lo hai riconosciuto come tuo figlio adottivo e lo hai chiamato durante la sua vita a scoprire tale amore e viverlo con l'aiuto dello Spirito Santo.
Grazie a te, o Signore, poiché hai scelto il tempo e il luogo in cui N. è nato.
Grazie a te per aver scelto la famiglia e la condizione di vita nella quale è nato.
Grazie a te per ogni membro della sua famiglia.
(Ricorda ogni singolo membro se li conosci)
Grazie a te per ogni membro della famiglia che ha fondato.
(Se è sposato, ricorda singolarmente la moglie e tutti i suoi discendenti)
Grazie a te per ogni altra persona che è stata importante per lui.
Grazie a te per tutti coloro che hanno fatto del bene a lui e alla sua famiglia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento.
Grazie a te, o Signore, per coloro che gli hanno insegnato di te e parlato di te, grazie a te per coloro che gli hanno dato esempio di fede in te.
Grazie a te per coloro che in vita lo hanno benedetto con la loro preghiera e per coloro che lo fanno tuttora.
Tu, o Signore, gli hai dato molte opportunità in cui poteva decidere a favore dell'amore e del rispetto verso te e i suoi vicini.
Gli hai dato tante occasioni in cui sacrificarsi con amore per gli altri e perdonare sempre di nuovo.
Signore, gli hai donato tanti buoni momenti e tanti buoni doni e così tante occasioni per ringraziarti e glorificarti.
Signore, hai lasciato che si trovasse molte volte in situazioni nelle quali aveva bisogno del tuo aiuto, poiché anche in tal modo desideravi attirarlo a te.
Gli hai dato, o Signore, molte occasioni per cercarti e trovarti, per trascorrere il tempo alla tua presenza e così riempirsi della tua grazia e saggezza.
Grazie a te, o Signore, per ogni grazia che N. ha accolto, grazie a te per ogni sua buona azione, grazie a te per ogni suo sacrificio di amore, grazie a te per ogni buona parola che ha pronunciato, grazie a te per ogni buon desiderio che ha portato nel cuore.
Tu, o Signore, hai promesso che non ci sarebbe mancata la ricompensa se avessimo offerto anche solo un bicchiere d'acqua a uno dei tuoi.
Ricordati, o Signore, di ogni bene che N. ha fatto in vita.
Grazie a te, o Signore, per ogni momento che N. ha trascorso con te e in te, grazie a te per ogni sua Santa Messa, per ogni Confessione, per ogni preghiera che ha pronunciato con il cuore.
Grazie a te, o Signore, per questi momenti in cui è stato ancora con te. Ti prego, ricordaglieli.
Grazie a te, o Signore, poiché desideri che la sua felicità sia sempre maggiore, poiché desideri che ottenga quanti più tesori imperituri per la vita eterna, poiché desideri che nell'eternità ti sia quanto più vicino.
Ringraziamento per la vicinanza di Dio
Tu, o Signore, ci hai donato lo Spirito Santo affinché potessimo sempre e di nuovo tornare da te, entrare in te e restare in te.
(Invoca ora lo Spirito Santo con tutto il cuore, impetrando il suo aiuto)
Quando ci troviamo alla tua presenza, o Dio nostro, tu ci dai riposo, ci liberi e guarisci lo spirito, l'anima e il corpo.
Quando ci troviamo alla tua presenza, tu ci istruisci e ci trasformi.
Quando ci troviamo alla tua presenza, ci dai il tuo amore con il quale possiamo perdonare tutti e sacrificarci per chiunque.
Quando ci troviamo alla tua presenza, o nostro redentore, ci dai la fede del cuore con la quale possiamo pregare per le necessità degli altri.
Quando ci troviamo alla tua presenza, ci dai la forza di volontà per resistere al peccato, e perseverare nel cammino di salvezza.
Quando ci troviamo alla tua presenza, Padre eterno, ci ricolmi di pace e gioia e ci dai la tua pienezza di vita.
Quando ci troviamo alla tua presenza, Signore, ci apri il cuore affinché possiamo affidarci a te in piena libertà, possiamo accoglierti come nostro salvatore e redentore, re del nostro cuore; aprici il cuore affinché possiamo accogliere te che sei il guaritore della nostra anima, del nostro spirito e corpo.
Per questo ora ti prego, Gesù, attira N. con il tuo amore e concedigli la grazia di potere e volere arrivare a te nella preghiera, di giungere alla tua presenza, entrare nel tuo cuore e in te rimanere.
Ringraziamento per la salvezza
Signore, tu ci offri la tua vita in abbondanza, ci offri te stesso, e noi troppo spesso scegliamo la nostra versione di abbondanza di vita e i nostri idoli che anteponiamo a te e ai nostrivicini.
In tal modo al posto di una vita piena scegliamo il vuoto; al posto della tua parola, scegliamo vane chimere.
Signore, nonostante tutto ciò che ci insegni e ci dai, spesso siamo ingrati e cadiamo nel peccato.
Spesso tentiamo di giustificare i nostri peccati, spesso il nostro pentimento non è sincero.
Signore, molti di noi nel cuore non comprendono né la tua giustizia né la tua misericordia e per questo ci accade di non potere, o addirittura non volere, perdonare tutti coloro che con i loro peccati ci feriscono.
Signore, molti di noi non riescono a cambiare se stessi come vorrebbero poiché non sanno che tu sei colui che dona un cuore nuovo, quando siamo con te e in te.
Signore, senza di te, senza il tuo perdono, nessuno di noi può salvarsi.
Per questo, grazie, o Padre, per averci dato il tuo Unigenito Figlio, Signore nostro, Gesù Cristo, affinché chi crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Grazie a te poiché ci hai promesso che tutti quelli che invocheranno il tuo nome saranno salvati.
Grazie a te, o Signore, poiché mi hai posto N. nel cuore affinché, con amore e sincera volontà, potessi offrire il tuo sacrificio al Padre e lui venisse attirato dall'amore profuso dalla croce, e il suo cuore e la sua mente fossero illuminate dalla tua grazia.
Preghiera
Padre celeste, ti prego attiralo verso l'amore del tuo Figlio che sulla croce si è sacrificato per la sua salvezza.
Concedigli la grazia di poterlo e volerlo accogliere come re del suo cuore; di poterlo e volerlo accogliere come suo personale salvatore e redentore, affinché Gesù lo possa resuscitare nell'ultimo giorno.
Nessuno può giungere a Gesù, salvatore e redentore, se non lo attiri tu, o Padre, che lo hai inviato nel mondo.
Ti prego, o Padre, nel nome di Gesù, concedigli la luce del tuo Spirito affinché possa e desideri vedere chiaramente le vere intenzioni del suo cuore secondo le quali ha vissuto; affinché possa e desideri pentirsi sinceramente per i suoi peccati; possa e desideri cercare e ricevere il tuo perdono.
Concedigli, o Signore, la grazia di poter e desiderare vedere coloro che ha ferito con i suoi peccati affinché possa e desideri pregare per loro con il cuore.
Ti prego, o Padre, nel nome di Gesù, fagli la grazia di potere e desiderare perdonare tutti coloro che lo hanno ferito in vita, tutti coloro che non gli hanno mostrato amore e rispetto.
Ti prego, concedigli la grazia di potere e desiderare perdonare se stesso.
Signore, che la tua grazia lo tocchi continuamente in modo che possa essere libero dagli attacchi del Male, libero dall'orgoglio e dalla vulnerabilità e da qualsiasi altra cosa possa impedirgli di ricevere la tua grazia.
Signore, ti prego, trova tu il modo per raggiungere il suo cuore.
Ti prego, o Padre, nel nome di Gesù, riempi la sua anima con la tua santa pace e con la tua gioia.
Con la grazia dello Spirito Santo, concedigli di potere e desiderare ringraziarti, glorificarti e benedirti.
Ti prego, concedigli la grazia di potere e desiderare morire ristorato dai santi sacramenti.
Ti prego, o Signore, portalo nel tuo regno di amore, giustizia e pace.
Professione di fede
Signore Gesù, tu hai istituito il sacramento dell'Eucaristia affinché potessimo partecipare sempre e nuovamente in modo fecondo al tuo sacrificio e affinché da esso potessimo trarre i frutti della redenzione, del tuo amore e della tua misericordia.
Ti ringrazio poiché giungi nell'Eucaristia come vero Dio e vero uomo, affinché anche noi, come i malati, i sofferenti e i peccatori del Vangelo, possiamo giungere a te e ricevere la tua grazia.
Tu, Gesù, ci hai redenti dalla punizione per i peccati, hai redento la nostra imperfetta natura umana, intrappolata nell'egoismo e incline al peccato.
Il tuo sacrificio è perfetto; da noi, umili persone, attendi che lo offriamo al Padre per noi stessi e per gli altri.
Signore, credo fermamente che nell'Eucaristia mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, Agnello sacrificale, che sei stato ucciso per noi.
Credo, o Signore, che in tal modo parteciperò realmente al tuo sacrificio redentore, offrendolo al Padre per le mie necessità e per quelle degli altri.
Credo che tu, Gesù, entrerai in me con il tuo amore divino e umano.
Anche io, Signore, desidero entrare in te, con tutta la mia miseria.
Credo, Signore, che ti fai così vicino a me affinché con la tua grazia il mio cuore sia riempito di fiducia nella tua infinita misericordia, sia riempito di amore verso te e N. e affinché, insieme con me, sia offerto il tuo sacrificio al Padre per lui.
Preghiera di aiuto
Spirito Santo, ti prego di condurmi attraverso la Santa Messa.
Che i miei pensieri, con la tua grazia, possano essere in armonia con le mie parole.
Aiutami affinché, con la tua grazia, N. sia nel mio cuore per tutta la durata della Messa.
Grazie a te, Spirito Santo, che ci aiuti poiché senza la tua grazia non sappiamo pregare come dovremmo, senza la tua grazia non possiamo credere con il cuore e non possiamo amare in modo puro.
Angelo custode, custodisci i miei pensieri durante la Santa Messa affinché siano con Dio e in Dio.
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per me, che offro il sacrificio, e anche per N. per il quale offro il sacrificio di tuo Figlio.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Per questo, o Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza che anche io desidero unire a quella di tuo figlio Gesù per la salvezza di N.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta al tuo Figlio morente N. per la cui salvezza offro il suo sacrificio al Padre.
Che il tuo amore, Maria, giunga a quelle parti della sua anima che non potranno opporsi al tuo amore materno.
Che il tuo amore, Maria, lo attiri al tuo Figlio Gesù affinché possa credere nella sua misericordia e invocare il suo nome.
Con le tue preghiere ottieni per me, o Maria, la grazia affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per le anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
San Giuseppe, tu hai provato la grazia di una morte beata poiché hai vissuto rettamente, poiché hai creduto in Gesù salvatore e poiché al momento della tua morte avevi accanto Gesù e Maria.
San Giuseppe, speranza dei moribondi, prega per N. affinché possa morire in pace, ristorato dai santi sacramenti, reso giusto dal sangue dell'Agnello e circondato dagli angeli di Dio.
Santi apostoli Pietro e Paolo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Francesco Saverio, santa Rita, sant’Antonio da Padova, san Pio da Pietrelcina, san Benedetto, san Giovanni Paolo II, tutti i santi che lui abbia mai pregato, aiutatelo amandolo innanzi al trono di Dio.
(Ricorda anche altri santi ai quali rivolgi le tue preghiere)
Anime del Purgatorio, pregate per N., aiutatelo a ricevere la salvezza.
Pregate anche per me affinché possa partecipare alla Santa Messa con quanto più fervore possibile.
Io pregherò per voi il Signore, consapevole che forse anche io un giorno griderò il mio lamento dal Purgatorio.
Meditazione per la Comunione
Signore Gesù, Agnello di Dio, N. forse non è degno di partecipare alla tua mensa, non è degno di riceverti nella sua anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di riempirlo della tua presenza.
Poiché, Signore, come potrà diventare degno da solo?
Come potrà, Signore, accendere la luce dello spirito da solo quando tu sei l'unica Luce, quando tu solo puoi illuminare la sua oscurità, quando tu solo puoi far vedere con il cuore, puoi far sentire con il cuore, puoi far comprendere con il cuore, puoi farlo pentire sinceramente e accettare la Luce?
Come perdonerà, Signore, senza la tua grazia, come si pentirà sinceramente, come pregherà con fede, come si salverà?
Come calmerà, Signore, senza di te, che sei l'unica vera Pace, la sua anima?
Come vivrà, Signore, la sua anima se tu, che sei Vita, non dimori in essa?
Come amerà, Signore, la sua anima se in essa non dimora l'Amore?
Signore, come ti renderà grazie, come ti glorificherà, come ti benedirà, se la sua anima non sperimenta la tua santa presenza, non sperimenta la tua pace, non prova la tua gioia?
Vieni, Signore, come suo redentore e salvatore, come suo maestro, e diventa il re del suo cuore.
Vieni, Gesù, di’ una Parola e la sua anima sarà salvata.
Vieni, Gesù, nel suo cuore, attiralo alla tua croce, che possa affidarti i suoi peccati, il suo cuore.
Vieni, Gesù, e portalo nel tuo regno di amore, giustizia e pace.
Ti ringrazio, o mio Dio, ti glorifico e ti benedico.
Ti adoro e ti ringrazio della tua grande benevolenza.
Poiché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Aggiunta
Sono convinto che la Santa Messa possa essere offerta in tal modo anche per coloro che hanno già lasciato questo mondo, a prescindere da quanto tempo sia passato dalla loro morte terrena. Dio ha visto in anticipo la nostra fervida offerta e ritengo che non esista motivo per cui non la possa accogliere. Ciò è particolarmente importante per coloro che sono morti senza i sacramenti, per coloro che sono morti in circostanze particolarmente difficili e per tutti coloro che non siamo certi che siano morti nella grazia.
Credo che offrire questa intenzione sia un'opera di grande misericordia. Certamente ognuno di noi, nel momento della dipartita da questo mondo, vorrebbe avere qualcuno che con fede e amore lo presenti innanzi a Gesù. Questo è anche il motivo per cui al termine di ogni Avemaria preghiamo la Beata Vergine Maria di pregare per noi peccatori nell'ora della nostra morte.
Dato che più volte mi sono sentito incoraggiato ad offrire la Santa Messa con tale intenzione per alcune persone che sono morte da lungo tempo, sono profondamente convinto che in tal modo ci viene data l'incredibile possibilità di partecipare proficuamente alla salvezza di molte anime, specialmente di quelle che senza la nostra intercessione non avrebbero alcuna possibilità di salvezza. Ricordiamoci di coloro che sono morti senza il sacramento della Confessione, ma anche di coloro che sono morti soli, senza famiglia e amici, coloro che sono morti nel dolore, nell'odio, con il senso di rifiuto, colpa e amarezza, coloro che hanno commesso il suicidio.
Quando offro la Messa con questa intenzione, lo Spirito Santo mi pone nel cuore anche altre persone stimolandomi ad 'associarle' alla stessa intenzione. Sono fermamente convinto che talvolta per salvare qualcuno è sufficiente una sola semplice preghiera detta con tutto il cuore. E preghiamo con tutto il cuore quando siamo in Dio.
Pregare per la propria guarigione
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua guida, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo figlio, il Signore nostro Gesù Cristo, per la guarigione dalla mia malattia.
(Nel cuore ricorda ancora una volta di quale malattia o di quali malattie si tratta)
Ringraziamento per il dono della vita
Ti ringrazio, o Signore, per il dono della vita.
Tu mi hai pensato e creato come un prodigio, a tua immagine e somiglianza.
Mi hai creato perché vivessi in eterno, dandomi l'occasione in questa vita terrena di decidere quale sarebbe stata la mia eternità.
Nel profondo dell'anima mi hai impresso l'amore pronto al sacrificio, pronto al perdono, alla benedizione e al ringraziamento; pronto a dare e aiutare.
Mi hai impresso l'amore che può essere provato e vissuto pienamente solo in te.
Tu, Padre celeste, nel sacramento del Battesimo con infinito amore mi hai riconosciuto come tuo figlio adottivo e mi hai chiamato a scoprire tale amore e viverlo con l'aiuto dello Spirito Santo.
Grazie a te, o Signore, poiché hai scelto il tempo e il luogo della mia nascita.
(Ricorda la data e il luogo di nascita)
Grazie a te per aver scelto la mia famiglia e la condizione di vita nella quale sono nato.
(Ricorda ogni membro della famiglia singolarmente)
Grazie a te, o Signore, per tutti i giorni in cui ho goduto la benedizione della salute.
Ringraziamento per il bene ricevuto
Grazie a te per ogni persona che nella mia vita è stata importante.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te per tutte le persone che mi hanno fatto del bene.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te, o Signore, per le persone che sono state per me fonte di fede in te, che mi hanno insegnato di te e parlato di te.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te, o Signore, per tutti coloro che si occupano di noi malati; grazie a te per i medici, le infermiere e gli assistenti domiciliari;
grazie a te per tutti coloro che si impegnano a trovare nuove cure;
grazie a te per tutti coloro che pregano per noi, che ci testimoniano la loro fede e offrono per noi vari sacrifici.
Ti ringrazio in particolare modo per coloro che si occupano di me personalmente.
(Ricorda coloro che si occupano di te e ringrazia per ciascuno di loro)
Grazie a te, Padre amatissimo, per aver mandato un tuo angelo a servirmi, ad aiutarmi in tutto affinché anche io possa ereditare la salvezza.
(Ringrazia con parole proprie il tuo angelo)
Grazie a te per l'aiuto dei santi che rispondono volentieri alle preghiere fatte con fiducia nella loro intercessione, nel loro aiuto.
(Ringrazia ogni santo cui rivolgi le tue preghiere)
Soprattutto ti ringrazio per l'aiuto e l'intercessione della Beata Vergine Maria, tua e mia madre.
(Recita almeno un'Avemaria con tutto il cuore e ringraziala per tutto ciò che ha fatto per te sinora)
Signore, desidero ringraziarti per tutti gli altri beni che fino ad ora ho ricevuto da te.
(Cerca di ringraziare per quanti più beni possibili, e soprattutto per ciò per cui non lo avevi ancora ringraziato sino ad oggi. Resta ancora un attimo in rendimento di grazie e continua ogni volta che sei insieme al Signore da solo)
Ringraziamento per la vicinanza di Dio
Ti ringrazio, mio Salvatore, poiché sei pronto a farti presente in ogni situazione della vita in cui ti chiamo con tutto il cuore.
(Ora chiama Gesù nella tua situazione di vita invocandolo con tutto il cuore)
Tu, o Signore, ci hai donato lo Spirito Santo affinché potessimo sempre e di nuovo colmarci della sua grazia, affinché potessimo sempre e di nuovo giungere a te, entrare in te e rimanere in te.
(Invoca ora con tutto il cuore lo Spirito Santo affinché ti conduca alla presenza di Dio)
Quando sono alla tua presenza, o Dio nostro, tu mi dai riposo, mi liberi e guarisci il mio spirito, la mia anima e il corpo;
quando mi trovo alla tua presenza, tu mi istruisci e mi trasformi;
quando mi trovo alla tua presenza, mi dai il tuo amore con il quale posso perdonare tutti e sacrificarmi per chiunque;
quando mi trovo alla tua presenza, o mio redentore, mi dai la fede del cuore con la quale posso pregare per le necessità di chiunque;
quando mi trovo alla tua presenza, mi dai la forza di volontà per resistere al peccato, e perseverare nel cammino di salvezza.
Quando mi trovo alla tua presenza, Padre eterno, mi ricolmi con la tua santa pace e gioia.
Signore, quando non sono con te, spesso ti sono ingrato e spesso cado nel peccato; spesso cerco di giustificare i miei peccati, spesso il mio pentimento non è sincero.
Ti ringrazio poiché mi spingi a cercarti e trovarti: nella preghiera, nella Sacra Scrittura, nei sacramenti, in libri ispirati, nei miei vicini bisognosi della tua misericordia...
Ringraziamento per la salvezza
Signore, tu mi offri la tua vita in abbondanza, mi offri te stesso, ed io troppo spesso scelgo la mia versione di abbondanza di vita e i miei idoli che antepongo a te e ai miei vicini.
So, Signore, che senza te, senza il tuo perdono, non posso salvarmi.
Per questo, grazie, o Padre, per aver dato il tuo Unigenito Figlio Gesù Cristo, affinché chi crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Grazie a te, Gesù, per aver scontato la pena al posto mio, per i miei peccati e le mie malvagità.
Grazie a te poiché, soffrendo e morendo sulla croce, desideri addossarti anche i miei dolori, le mie umiliazioni e le mie vulnerabilità, e il mio senso di rifiuto;
grazie a te poiché desideri addossarti anche la mia colpa, la mia impotenza e le mie paure.
Grazie a te poiché desideri farti carico anche della mia malattia e desideri guarire anche me con le tue ferite.
Grazie a te, Signore, per il tuo smisurato amore verso i disprezzati, i rifiutati, i malati e tutti gli altri sofferenti.
Grazie a te per l'amore che hai verso noi peccatori.
Pentimento
Gesù crocifisso sulla croce, ti dono il mio pentimento.
Solo tu, o Gesù, sai quanto ti sono stato ingrato per tutti quei giorni in cui avevo la benedizione della salute.
Perdonami.
Solo tu, Padre santo, sai in quale modo ho impiegato la salute che avevo.
Perdonami.
Solo tu, o Signore, conosci quanto i miei peccati abbiano contribuito all'insorgere di questa malattia.
Signore, solo tu sai quanto ho danneggiato la mia salute con una vita sregolata e inappropriata.
Solo tu, Gesù, sai quante volte ho peccato in pensieri, parole e azioni.
Solo tu, Signore, sai quante volte ho peccato contro te, contro me stesso e contro i miei vicini.
Solo tu, mio Dio, sai quanto dolore ho causato loro.
(Fermati e ricorda alcuni dei tuoi peccati, in particolare quelli per i quali non ti sei mai pentito, e pentiti)
Perdonami, Signore, ti prego affinché a coloro che ho ferito tu conceda la grazia di perdonarmi.
Ti prego di liberarli dalle conseguenze dei miei peccati, di guarire le loro ferite e con la tua grazia ti prego di compensarli del dolore che ho loro causato.
Perdonami, Signore, per non essere venuto da te a chiedere aiuto nei momenti di tentazione, per non essere entrato in preghiera, alla tua presenza, che è l'unica cosa che avrebbe potuto difendermi dalle tentazioni alle quali non ho saputo resistere da solo.
Rinuncia alle azioni diaboliche
Ti prego, o Signore, di perdonarmi per ogni anche piccolo contatto con il diavolo.
(Ricorda tali peccati e pentiti con tutto il cuore)
Signore, Dio mio, sono consapevole di trovarmi alla tua presenza, sotto la tua completa protezione, con tutto il mio essere rinuncio a qualsiasi azione delle forze del diavolo e ti prego di liberarmi completamente con il tuo preziosissimo sangue da:
- qualsiasi influenza di divinazione
- qualsiasi influenza di stregoneria
- qualsiasi influenza di magia
- qualsiasi influenza di vaticinio
- qualsiasi influenza di incantesimo
- qualsiasi influenza di maledizione...
(Silenziosamente nel tuo cuore ripeti: Rinuncio, rinuncio, rinuncio, rinuncio, rinuncio, rinuncio, rinuncio...)
Gesù ti prego di allontanare da me ogni spirito fautore di malattie e impedire che torni.
Che il tuo sangue, Signore, lavi la mia coscienza e la mia anima da tutte le impurità poiché desidero essere puro innanzi a te, poiché desidero che tu sia l'unico re del mio cuore e di tutta la mia vita.
(Silenziosamente nel tuo cuore ripeti: Gesù, sii il mio re, sii il mio re, Gesù, sii il mio re Gesù...)
Perdono
Signore, solo tu sai quante volte ho mancato di perdonare coloro che mi hanno ferito.
Solo tu sai quante volte, a causa di vulnerabilità e orgoglio, non ho voluto farlo.
Signore, molte volte ho desiderato perdonare, ma a causa del troppo dolore non ci sono riuscito.
Signore, tu ci hai detto che senza te non possiamo fare nulla.
Perdonami per non essere venuto a te in preghiera in quei momenti, affinché la tua grazia mi aiutasse a perdonare.
Signore, tu ci hai detto che ci perdonerai come noi avremo perdonato a coloro che ci hanno ferito.
Perciò, Signore, ora desidero veramente perdonare tutti coloro che mi hanno in qualche modo ferito.
Desidero perdonare coloro che so che mi hanno ferito, ma anche coloro dei quali non so che hanno peccato contro di me.
Gesù, desidero perdonare e, con la tua grazia, perdono veramente coloro che si sono dispiaciuti e pentiti, ma anche coloro che non si pentono e, per qualsiasi motivo, non provano dispiacere per avermi ferito o continuano a farlo.
Buon Dio, perdono anche coloro che non si sono resi conto di avermi arrecato dolore.
Signore, ci tengo in particolare modo a perdonare i miei genitori.
So, Signore, che molte volte non erano consapevoli di arrecarmi dolore e che spesso non sapevano o non potevano comportarsi meglio verso di me.
Desidero perdonare il papà e la mamma per tutte le situazioni nelle quali non mi sono sentito accettato:
- situazioni nelle quali sono stato separato da loro
- situazioni nelle quali non mi hanno creduto
- situazioni nelle quali non mi hanno protetto
- situazioni nelle quali mi hanno punito ingiustamente
- situazioni nelle quali non mi hanno dato sostegno
- situazioni nelle quali non mi hanno mostrato la vicinanza, la tenerezza e la presenza di cui avevo terribilmente bisogno.
Desidero perdonare il papà e la mamma per tutte le loro aspettative di cui non ho saputo, potuto o voluto farmi carico.
Desidero perdonarli per le situazioni in cui mi hanno ferito con le loro parole.
Desidero perdonare il papà e la mamma per le situazioni nelle quali mi sono sentito meno amato del fratello o della sorella.
Desidero perdonarli per le situazioni in cui a causa loro mi sono sentito avvilito e umiliato.
Gesù, desidero perdonarli per non essersi preoccupati abbastanza di conoscermi, per non avermi dato abbastanza del loro tempo, della loro attenzione.
Li perdono, Gesù, anche per ciò che di sbagliato hanno fatto ad altri, li perdono per tutti i loro momenti di debolezza, egoismo, avarizia, intemperanza...
Ti affido in particolare ciò che mi ha ferito maggiormente.
(Prova a ricordare le situazioni più dolorose legate ai genitori e perdona)
Signore, ti dono anche le altre persone che mi hanno ferito e contribuito a farmi sentire rifiutato e di poco valore.
(Ricorda i fratelli, i nonni e le nonne, gli amici, gli insegnanti, il coniuge, i bambini, i colleghi di lavoro e i superiori, le persone di cui sei stato innamorato, le persone che ti hanno maltrattato...)
Signore, perdono poiché anche io spesso pecco allo stesso modo, poiché anche io desidero essere perdonato.
Gesù, perdono poiché desidero che il mio cuore sia puro, poiché desidero vivere nella tua santa pace.
Padre nostro, perdono a tutti poiché ci hai creati tutti con amore e desideri ardentemente che ognuno di noi peccatori si converta e viva.
(Nel cuore ripeti per breve tempo: "Perdono, perdono, perdono..." Lascia che lo Spirito Santo durante questo periodo ti porti in mente coloro che devi perdonare)
Signore, perdono anche me stesso per tutto ciò che nel tuo amore tu mi hai già perdonato, mi perdono poiché so che anche tu desideri che lo faccia.
(Qui ricorda in particolare i tuoi peccati più gravi e perdonati)
Gesù, credo che proverò la pienezza della grazia del perdono nell'incontro con te nell'Eucaristia, nell'incontro con l'amore con il quale ci hai amato dalla croce.
Preghiera di guarigione
Tu, Signore Gesù, sei venuto a dare conforto agli stanchi e agli oppressi, sei venuto a guarire i cuori spezzati, sei venuto a curare ogni malattia e ogni infermità del popolo, sei venuto a redimere e liberare tutti coloro che sono tormentati dal diavolo; sei venuto per proclamare il tempo della grazia del Signore.
Tu sei, o Gesù, lo stesso di ieri, oggi e domani.
Tu, o Gesù, anche oggi passi sulla terra facendo del bene a coloro che giungono a te e per questo i miei occhi sono fissi su di te.
Signore, tu sai da quali dolori mentali sono afflitto, sai quale dolore mi reca l'ansia interiore, tu sai quali dolori mi privano della gioia.
Tu, o Signore, sai quali ferite del cuore influiscono negativamente sulla mia malattia.
Salvami, Signore, guariscimi, curami e liberami.
Tu, o Gesù, sai per quali ferite non posso amare sinceramente, quanto vorrei, i miei cari, per quali ferite non posso lasciare che loro mi amino fino in fondo.
Ti prego, o Signore, guariscimi anche dalle sensazioni negative originate dalle ferite e dalla mancanza di perdono: riscattami dal senso di rifiuto, dal senso di inferiorità, dal senso di colpa; guariscimi dal dispiacere, dall'amarezza e dall'autocommiserazione; riscattami dalle paure, dalla depressione e dalle difficoltà.
Salvami, Signore, guariscimi, curami e liberami.
Signore, caricati dei miei dolori.
Signore Gesù Cristo, ti affido la mia malattia, ti affido la mia vita e ti prego di entrare nel mio cuore come mio redentore e salvatore, ti prego di entrare nella mia vita come medico dell'anima e di tutto il mio essere.
Che sia fatta la tua volontà.
Che tu sia il re del mio cuore e della mia vita.
Tu, o Signore, mi puoi concedere la salute e darmi l'occasione di vivere una vita nuova.
Tu, o Signore, puoi concedermi la conoscenza del valore della sofferenza unita alla tua passione, e in tal modo puoi dare alla mia vita un nuovo senso.
Tu, o Signore, puoi concedermi il pentimento sincero, puoi darmi il tuo amore con il quale perdonerò a tutti con il cuore, tu puoi lavarmi dal peccato e condurmi nel tuo regno eterno di amore, giustizia e pace.
Signore, se mi guarisci, concedimi la grazia di utilizzare la mia salute per il bene eterno.
Se, o Signore, mi concedi la grazia di conoscere il valore della sofferenza, fammi il dono della discrezione e dell'umiltà affinché io non diventi pieno di superbia.
Se, o Signore, mi chiami a te, dona ai miei cari la consapevolezza che io sarò sempre con loro per mezzo della mia intercessione e che la morte non rappresenta una perdita bensì solo un periodo di separazione fino al prossimo incontro in cielo. Concedi ai miei cari di avere una fede salda in te e nella vita eterna, affinché la nostra gioia nell'eternità sia completa.
Padre amatissimo, ti prego, mentre offro il sacrificio del tuo Figlio, concedimi la tua santa pace, concedimi la grazia della pazienza e la grazia di sopportare e offrire la mia sofferenza.
Padre celeste, mentre attendo la tua redenzione, desidero unire la mia sofferenza al sacrificio di Gesù redentore e offrirla sia per coloro che ho ferito con i miei peccati, sia per gli altri malati e sofferenti ai quali è necessaria la tua misericordia.
In ciò concedimi la tua saggezza, la tua discrezione e umiltà.
Professione di fede
Signore, io credo che durante la Santa Messa ascolterò la tua Parola, credo che mi parlerai, credo che mi istruirai, mi conforterai e mi incoraggerai.
Signore, credo che durante tutta la Messa mi attirerai a te.
Credo che desideri che i miei pensieri e il mio cuore durante la Santa Messa siano rivolti a te; credo che desideri che io mi immerga in te con tutto il mio essere.
Gesù, mio salvatore, credo che desideri che io assapori la tua santa pace, la tua benevolenza, la tua vicinanza, la tua premura; credo che tu desideri che io avverta la tua presenza durante la Santa Messa.
Signore, Gesù Cristo, mio salvatore e redentore, credo fermamente che alla Comunione mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, Agnello sacrificale, che sei stato ucciso per noi.
Credo che tu, Gesù, con la Comunione entrerai in me come vero Dio e vero uomo, con il tuo amore divino e umano.
Anche io, Signore, desidero entrare in te, con tutta la mia miseria.
Credo che la Comunione, grazie alla quale tu sei in me ed io in te, sia la fonte e il centro della mia vita.
Credo, o Signore, che dopo aver mangiato te, l'Agnello sacrificale, parteciperò realmente al tuo sacrificio redentore, offrendolo al Padre per le mie necessità e per quelle degli altri.
Signore, credo che con il prodigio dell'Eucaristia tu desideri trasportarmi sul Golgota, credo che desideri che io sia spiritualmente presente negli attimi della tua morte in croce.
Signore, desidero abbracciarti sulla tua croce e offrirti la mia malattia.
Desidero, o Gesù, offrirti le necessità anche di tutti coloro per i quali ti prego.
(Ricorda le persone in favore delle quali desideri intercedere presso Dio per la grazia della redenzione, specialmente ricorda i malati che conosci)
Signore, in quei momenti desidero rivolgerti tutta la mia attenzione, desidero amarti con tutto il mio essere, desidero affidarmi completamente alla tua benevolenza e al tuo amore.
Mio Dio, desidero renderti grazie, desidero glorificarti, e desidero godere della tua santa presenza.
Gesù, amandoti in quei momenti desidero imparare ad amare.
Ti benedico, o Signore, benedico la tua graziosa presenza che assaporerò nelle Messe nelle quali offrirò al Padre questa intenzione, finché essa non si realizzi.
Ti ringrazio poiché so che mi preparerai ad ogni Messa fintanto che non sarò pronto ad affidarmi completamente a te.
Preghiera di aiuto
Spirito Santo, ti prego, conducimi attraverso la Santa Messa.
Che i miei pensieri, o Spirito Santo, con la tua grazia, possano essere in armonia con le mie parole.
Fa’ che la tua grazia, o Spirito Santo, mi afferri con tale forza da potermi veramente rimettere con tutto il mio cuore alla volontà del Padre e accettare la redenzione.
Ti ringrazio, o Spirito Santo, dell'aiuto poiché senza la tua grazia non so e non posso pregare correttamente.
Angelo mio custode, custodisci i miei pensieri e il mio cuore durante la Santa Messa affinché siano con Dio e in Dio.
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per me.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Tu, Maria, hai condiviso con lui il dolore del rifiuto, del disprezzo, dell'essere sgradito, dell'amarezza, dell'abbandono, del tradimento, della vergogna...
Tu, insieme a tuo Figlio, hai vissuto la sua paura e ansia della morte.
Tu, madre mia e madre di Dio, conosci anche tutti i miei dolori, tutte le mie paure, tutti i miei sentimenti negativi, tutte le mie debolezze.
Tu, Maria, sai con quanto fervore aneli alla pace dell'anima, alla liberazione dai peccati, alla vicinanza e alla dolcezza di Dio.
Tu, Maria, madre mia, sai con quanto fervore aneli alla guarigione.
Tu, Santa Maria, hai visto e provato il dolore di Gesù causato da coloro per i quali il suo sacrificio sarebbe stato vano, coloro i quali non avrebbero creduto, né perdonato né avrebbero gettato in lui i loro peccati, dolori e malattie.
Santa Maria, Madre di Dio e Madre mia, impetra per me la grazia di potermi affidare completamente alla misericordia di Dio e accogliere la pienezza della redenzione di Gesù affinché il suo sacrificio non sia per me vano, affinché la sua, la tua e la mia gioia siano complete.
Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza che anche io desidero associare con tutto il cuore a quella di Cristo.
Con le tue preghiere ottieni per me, o Maria, la grazia affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per le anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
Possa il tuo amore, Maria, raggiungere la mia anima e possa il tuo amore materno liberarmi affinché io possa affidarmi completamente alla misericordia di tuo Figlio Gesù.
San Giuseppe, santo prediletto di Dio, prega per me.
Santi apostoli Pietro e Paolo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Francesco Saverio, santa Rita, sant’Antonio da Padova, san Pio da Pietrelcina, san Benedetto, san Giovanni Paolo II, tutti i santi che io abbia mai pregato, aiutatemi amandomi innanzi al trono di Dio.
(Ricorda anche altri santi ai quali rivolgi le tue preghiere)
Anime del Purgatorio, pregate anche per me affinché possa partecipare al sacrificio eucaristico con quanto più fervore possibile.
Meditazione per la Comunione
Signore Gesù, Agnello di Dio, non son degno di partecipare alla tua mensa, non son degno di riceverti nella mia anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di essere riempito della tua presenza.
Poiché, Signore, come potrò diventare degno da solo?
Come potrò, Signore, accendere la luce nel mio spirito da solo quando tu sei la Luce, quando tu solo puoi illuminare la mia oscurità, quando tu solo puoi farmi vedere con il cuore, puoi farmi sentire con il cuore, puoi farmi comprendere con il cuore, puoi farmi pentire sinceramente e accettare la Luce?
Signore, come potrò guarire da solo le ferite che mi impediscono di credere a te con tutto il cuore e di affidarti il mio passato, il mio presente e il mio futuro?
Come calmerò, Signore, senza di te, che sei l'unica vera Pace, la mia anima?
Come vivrà, Signore, la mia anima se tu, che sei Vita, non dimori in essa?
Come potrà, Signore, la mia anima imparare ad amare se in essa non dimora il Maestro, se in essa non dimora l'Amore?
Signore, come ti renderò grazie, come ti glorificherò, come ti benedirò, se la mia anima non sperimenta la tua santa presenza, non sperimenta la tua pace, non prova la tua gioia?
Vieni, Signore, come mio redentore e salvatore, come mio maestro e guaritore, entra e diventa il re del mio cuore.
Vieni, Gesù, di’ una Parola e tutto il mio essere sarà guarito.
Vieni Gesù dentro di me, accostami alla tua croce, attirami nel tuo cuore, poiché desidero consegnarti il mio dolore, poiché desidero consegnarti il mio cuore ferito, poiché desidero consegnarti la mia malattia.
Vieni, Gesù, e insegnami ad amare come tu hai amato noi.
Ti ringrazio, o Gesù, ti glorifico e ti benedico.
Ti adoro e ti ringrazio della tua grande gloria e benevolenza.
Poiché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Pregare per la guarigione dai dolori spirituali
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua guida, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo Figlio, Signore nostro Gesù Cristo, affinché con il suo amore effuso dalla croce io sia guarito dai dolori spirituali e da tutte le conseguenze originate dalle ferite dello spirito.
Ringraziamento per il dono della vita
Ti ringrazio, o Signore, per il dono della vita.
Tu mi hai pensato e creato come un prodigio, a tua immagine e somiglianza.
Mi hai creato perché vivessi in eterno, dandomi l'occasione in questa vita terrena di decidere quale sarebbe stata la mia eternità.
Nel profondo dell'anima mi hai impresso l'amore pronto al sacrificio, pronto al perdono, alla benedizione e al ringraziamento; pronto a dare e aiutare.
Mi hai impresso l'amore che può essere provato e vissuto pienamente solo in te.
Tu, Padre celeste, nel sacramento del Battesimo con infinito amore mi hai riconosciuto come tuo figlio adottivo e mi hai chiamato a scoprire tale amore e viverlo con l'aiuto dello Spirito Santo.
Grazie a te, o Signore, poiché hai scelto il tempo e il luogo della mia nascita.
(Ricorda la data e il luogo di nascita)
Grazie a te per aver scelto la mia famiglia e la condizione di vita nella quale sono nato.
(Ricorda ogni membro della famiglia singolarmente)
Grazie a te, o Signore, per tutti i giorni in cui ho goduto la benedizione della salute.
Ringraziamento per il bene ricevuto
Grazie a te per ogni persona che nella mia vita è stata importante.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te per tutte le persone che mi hanno fatto del bene.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te, o Signore, per le persone che sono state per me esempio di fede in te, che mi hanno insegnato di te e parlato di te.
(Ricordane qualcuna)
Grazie a te, Padre amatissimo, per aver mandato un tuo angelo a servirmi, ad aiutarmi in tutto affinché anche io possa ereditare la salvezza.
(Ringrazia con parole proprie il tuo angelo)
Grazie a te per l'aiuto dei santi che rispondono volentieri alle preghiere fatte con fiducia nella loro intercessione, nel loro aiuto.
(Ringrazia ogni santo cui rivolgi le tue preghiere)
Soprattutto ti ringrazio per l'aiuto e l'intercessione della Beata Vergine Maria, tua e mia madre.
(Recita almeno un'Avemaria con tutto il cuore e ringraziala per tutto ciò che ha fatto per te sinora)
Signore, desidero ringraziarti per tutti gli altri beni che fino ad ora ho ricevuto da te.
(Cerca di ringraziare per quanti più beni possibili, e soprattutto per ciò per cui non lo avevi ancora ringraziato sino ad oggi. Resta ancora un attimo in rendimento di grazie e continua ogni volta che sei insieme al Signore da solo)
Ringraziamento per la vicinanza di Dio
Ti ringrazio, mio Salvatore, poiché sei pronto a farti presente in ogni situazione della vita in cui ti chiamo con tutto il cuore.
(Ora chiama Gesù nella tua situazione di vita invocandolo con tutto il cuore)
Tu, o Signore, ci hai donato lo Spirito Santo affinché potessimo sempre e di nuovo colmarci della sua grazia, affinché potessimo sempre e di nuovo giungere a te, entrare in te e rimanere in te.
(Invoca ora con tutto il cuore lo Spirito Santo affinché ti conduca alla presenza di Dio)
Quando sono alla tua presenza, o Dio nostro, tu mi dai riposo, mi liberi e guarisci il mio spirito, la mia anima e il corpo;
quando mi trovo alla tua presenza, tu mi istruisci e mi trasformi;
quando mi trovo alla tua presenza, mi dai il tuo amore con il quale posso perdonare tutti e sacrificarmi per chiunque;
quando mi trovo alla tua presenza, o mio redentore, mi dai la fede del cuore con la quale posso pregare per le necessità di chiunque;
quando mi trovo alla tua presenza, mi dai la forza di volontà per resistere al peccato, e perseverare nel cammino di salvezza.
Quando mi trovo alla tua presenza, Padre eterno, mi ricolmi con la tua santa pace e gioia.
Signore, quando non sono con te, spesso ti sono ingrato e spesso cado nel peccato; spesso cerco di giustificare i miei peccati, spesso il mio pentimento non è sincero.
Ti ringrazio poiché mi spingi a cercarti e trovarti: nella preghiera, nella Sacra Scrittura, nei sacramenti, in libri ispirati, nei miei vicini bisognosi della tua misericordia...
Ringraziamento per la salvezza
Signore, tu mi offri la tua vita in abbondanza, mi offri te stesso, ed io troppo spesso scelgo la mia versione di abbondanza di vita e i miei idoli che antepongo a te e ai miei vicini.
So, Signore, che senza te, senza il tuo perdono, non posso salvarmi.
Per questo, grazie, o Padre, per aver dato il tuo Unigenito Figlio Gesù Cristo, affinché chi crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Grazie a te, Gesù, per aver scontato la pena al posto mio, per i miei peccati e le mie malvagità.
Grazie a te poiché, soffrendo e morendo sulla croce, desideri addossarti anche i miei dolori, le mie umiliazioni e le mie vulnerabilità, e il mio senso di rifiuto;
grazie a te poiché desideri addossarti anche la mia colpa, la mia impotenza e le mie paure.
Grazie a te poiché desideri farti carico anche della mia malattia e desideri guarire anche me con le tue ferite.
Grazie a te, Signore, per il tuo smisurato amore verso i disprezzati, i rifiutati, i malati e tutti gli altri sofferenti.
Grazie a te per l'amore che hai verso noi peccatori.
Pentimento
Ti offro, o Signore, il mio pentimento.
Signore, solo tu sai quante volte ho peccato in pensieri, parole e azioni.
Signore, solo tu sai quante volte ho offeso te, quante volte ho umiliato me stesso e ferito i miei vicini.
Signore, solo tu sai quante volte ho peccato pensando ad altri in modo immaturo, sbagliato, impuro.
Solo tu sai quante volte ho pronunciato parole che hanno ferito o umiliato altri.
Solo tu sai quante volte ho peccato rimanendo in silenzio quando avrei dovuto parlare.
Solo tu sai quante volte con le mie azioni ho provocato ad altri sensi di colpa, inferiorità, rifiuto e disprezzo.
(Ricorda qualcuno di questi peccati)
Perdonami, Signore.
Signore, solo tu sai quante volte ho peccato poiché ho mancato di stare al fianco di coloro che avevano bisogno di me, poiché ho mancato di comprenderli, confortarli, incoraggiarli, proteggerli, ringraziarli, abbracciarli...
(Fermati a ricordare i tuoi vicini e altri che si aspettavano che tu stessi al loro fianco)
Perdonami, Signore.
Signore, solo tu sai chi e quanto si sente rifiutato da me.
Ti prego affinché coloro che ho ferito con le mie debolezze, i miei peccati e malvagità, possano ricevere la grazia di perdonarmi.
Ti prego, guarisci loro le ferite, riempili del tuo amore e della tua pace, compensali per il dolore che ho loro procurato.
(Cerca di ricordare qualche persona, specialmente fra i tuoi cari, che sai si sente rifiutata da te)
Signore, abbi pietà di noi.
Cristo, abbi pietà di noi.
Signore, abbi pietà di noi.
Perdonami, Signore, per non essere venuto da te a chiedere aiuto nei momenti di tentazione, per non essere entrato in preghiera, alla tua presenza, che è l'unica cosa che avrebbe potuto difendermi dalle tentazioni alle quali non ho saputo resistere da solo.
Perdono
Signore, solo tu sai quante volte ho mancato di perdonare coloro che mi hanno ferito.
Solo tu sai quante volte, a causa di vulnerabilità e orgoglio, non ho voluto farlo.
Signore, molte volte ho desiderato perdonare, ma a causa del troppo dolore non ci sono riuscito.
Signore, tu ci hai detto che senza te non possiamo fare nulla.
Perdonami per non essere venuto a te in preghiera affinché la tua grazia mi aiutasse a perdonare.
Signore, tu ci hai detto che ci perdonerai come noi avremo perdonato a coloro che ci hanno ferito.
Signore, ora desidero veramente perdonare tutti coloro che mi hanno in qualche modo ferito.
Desidero perdonare coloro che so che mi hanno ferito, ma anche coloro dei quali non so che hanno peccato contro di me.
Gesù, desidero perdonare e, con la tua grazia, perdono veramente coloro che si sono dispiaciuti e pentiti, ma anche coloro che non si pentono e, per qualsiasi motivo, non provano dispiacere per avermi ferito o continuano a farlo.
Buon Dio, perdono anche coloro che non si sono resi conto di avermi arrecato dolore.
Signore, ci tengo in particolare modo a perdonare i miei genitori.
So, Signore, che molte volte non erano consapevoli di arrecarmi dolore e che spesso non sapevano o non potevano comportarsi meglio verso di me.
Desidero perdonare il papà e la mamma per tutte le situazioni nelle quali non mi sono sentito accettato:
- situazioni nelle quali sono stato separato da loro
- situazioni nelle quali non mi hanno creduto
- situazioni nelle quali non mi hanno protetto
- situazioni nelle quali mi hanno punito ingiustamente
- situazioni nelle quali non mi hanno dato sostegno
- situazioni nelle quali non mi hanno mostrato la vicinanza, la tenerezza e la presenza di cui avevo terribilmente bisogno.
Desidero perdonare il papà e la mamma per tutte le loro aspettative di cui non ho saputo, potuto o voluto farmi carico.
Desidero perdonarli per le situazioni in cui mi hanno ferito con le loro parole.
Desidero perdonare il papà e la mamma per le situazioni nelle quali mi sono sentito meno amato del fratello o della sorella.
Desidero perdonarli per le situazioni in cui a causa loro mi sono sentito avvilito e umiliato.
Gesù, desidero perdonarli per non essersi preoccupati abbastanza di conoscermi, per non avermi dato abbastanza del loro tempo, della loro attenzione.
Li perdono, Gesù, anche per ciò che di sbagliato hanno fatto ad altri, li perdono per tutti i loro momenti di debolezza, egoismo, avarizia, intemperanza...
(Prova a ricordare le situazioni più dolorose legate ai genitori e perdona)
Ti affido in particolare ciò che mi ha ferito maggiormente.
(Ricorda questi momenti e perdona)
Signore, ti dono anche le altre persone che mi hanno ferito e contribuito a farmi sentire rifiutato e di poco valore.
(Ricorda i fratelli, i nonni e le nonne, gli amici, gli insegnanti, il coniuge, i bambini, i colleghi di lavoro e i superiori, le persone di cui sei stato innamorato, le persone che ti hanno maltrattato...)
Signore, perdono me stesso e gli altri poiché anche io spesso pecco allo stesso modo, poiché anche io desidero essere perdonato.
Gesù, perdono poiché desidero che il mio cuore sia puro, poiché desidero vivere nella tua santa pace.
Padre nostro, perdono a tutti poiché ci hai creati tutti con amore e desideri ardentemente che ognuno di noi peccatori si converta e viva.
(Nel cuore ripeti per breve tempo: "Perdono, perdono, perdono..." Lascia che lo Spirito Santo durante questo periodo ti porti in mente coloro che devi perdonare)
Signore, perdono anche me stesso per tutto ciò che nel tuo amore tu mi hai già perdonato, mi perdono poiché so che anche tu desideri che lo faccia.
(Qui ricorda in particolare i tuoi peccati più gravi e perdonati)
Gesù, credo che proverò la pienezza della grazia del perdono nell'incontro con te nell'Eucaristia, nell'incontro con l'amore con il quale ci hai amato dalla croce.
Preghiera per la guarigione interiore
Signore, ti offro anche le situazioni nelle quali mi sono paragonato agli altri e nelle quali mi sono sentito meno apprezzato.
(Cerca di ricordarle)
Gesù, guariscimi.
Ti porto i miei insuccessi, specialmente quelli che mi suscitano dispiacere, umiliazione e senso di rifiuto.
(Cerca di ricordarne alcuni)
Gesù, guariscimi.
Signore, ti porto anche le situazioni nelle quali mi sono sentito rifiutato e non protetto da te, situazioni nelle quali ho desiderato il tuo aiuto, e non l'ho ricevuto.
(Cerca di ricordarle)
Gesù, guariscimi.
Ti porto i momenti nei quali mi sono ripiegato nell'autocommiserazione, i momenti in cui ho cercato conforto là dove non potevo ottenerlo.
(Cerca di ricordarli)
Gesù, guariscimi.
Signore, solo tu conosci la mia anima e conosci i dolori che non sono stati ancora redenti e guariti.
Solo tu conosci le ferite che ancora sanguinano e mi tolgono la gioia della vita.
Solo tu, Padre amatissimo, conosci tutto ciò che è stato represso e dimenticato in me e ciò che mi toglie la gioia e la pace interiore.
Per questo, Dio mio, ti prego, per i meriti della tua passione, attraverso il sacrificio eucaristico, guariscimi da ogni conseguenza negativa originata da coloro che non hanno saputo, potuto o voluto amarmi.
Mio amato Dio, diletto Figlio di Maria, ti prego di guarirmi per mezzo del tuo amore da tutte le cose brutte che mi sono capitate nei mesi in cui mi sviluppavo nel grembo materno.
Guariscimi, diletto Figlio di Maria, da tutto il male che mi è successo alla mia nascita e immediatamente dopo la nascita.
Guariscimi, Gesù, diletto Figlio di Maria, da tutto ciò che di negativo mi è successo nei primi giorni, settimane e mesi di vita.
Guariscimi, mio redentore, da ogni avversità che mi è accaduta nei primi anni di vita.
Guariscimi, mio salvatore, da tutto il male che ho provato nell'arco della mia vita.
(Considera ora i momenti più dolorosi della tua vita)
Prendi, Signore, sulla tua croce, ogni mio sentimento di rifiuto e disprezzo.
Signore, ti prego di liberarmi completamente da ogni senso di colpa, specialmente da quelle colpe che mi hanno causato i miei cari e dalle colpe che ho preso volentieri su di me.
Guariscimi da ogni senso di inferiorità.
Gesù, mio re, ti prego, cancella con il tuo sangue tutte le bugie nelle quali ho creduto e che ho scritto nel mio cuore.
Signore, che nell'orto del Getsemani hai sudato sangue per la paura e l'ansia, prendi sulla tua croce le mie paure, specialmente la paura di essere rifiutato e abbandonato, la paura dell'insuccesso, la paura di ammalarmi gravemente e la paura di morire.
(Da solo, nel cuore, aggiungi qualche altra paura se ne hai)
Guariscimi, Gesù, dall'autocommiserazione.
Guariscimi, Signore, dall'angoscia, dalla depressione e da altri disturbi psichici.
Guariscimi, Gesù, dalla gelosia, guariscimi dalla paura di perdere la persona amata.
Prendi, Signore, sulla tua croce tutta la mia incapacità di lottare per me stesso e tutta la mia incapacità di resistere al male.
Da oggi tu sarai il mio aiutante ogni qualvolta mi sentirò impotente.
Ti prego, o Signore, guariscimi anche dai sentimenti e dagli atteggiamenti negativi dei quali sono responsabile.
Ti prego, Gesù, guariscimi dalle decisioni interiori negative che ho portato nel cuore nel tentativo di proteggermi da ulteriori dispiaceri.
(Ricorda tali decisioni che sono cominciate con: "Io non farò mai...", "Io sarò sempre...", "Io non ho bisogno dell'amore paterno o materno..." e rifiutale nel nome di Gesù)
Ti prego di annientare, per mezzo del tuo sangue, la forza delle parole negative che ho pronunciato tra me e me e la forza delle parole negative che mi hanno rivolto altri.
(Ricorda le parole: "Tu non potrai mai...", "tu sarai sempre..." e rinuncia ad esse)
Ti prego, o Gesù, che sei stato flagellato per me e a causa mia, guariscimi anche da tutte le dipendenze, le inclinazioni e le abitudini peccaminose che mi allontanano da te, che mi umiliano e con le quali faccio del male ai miei vicini.
(Ricorda le tue dipendenze, inclinazioni e abitudini peccaminose e rinnegale)
Gesù, amatissimo, che sei stato incoronato con una corona di spine, guariscimi dai desideri consci e inconsci di controllo e manipolazione degli altri.
Gesù, falsamente accusato e crocifisso, guariscimi dai desideri consci e inconsci di riconoscimento e accettazione, guariscimi da ogni desiderio di far mostra di me e al posto di ciò concedi che la mia vita sia guidata dall'amore verso te e verso il prossimo.
Guariscimi, Gesù, mio redentore e guaritore, e liberami da tutti i problemi fisici e psichici generati dalle ferite dell'anima che ho provato dal concepimento ad oggi.
Professione di fede
Signore, io credo che durante la Santa Messa ascolterò la tua Parola, credo che mi parlerai, credo che mi istruirai, mi conforterai e mi incoraggerai.
Signore, credo che durante tutta la Messa mi attirerai a te.
Credo che desideri che i miei pensieri e il mio cuore durante la Santa Messa siano rivolti a te; credo che desideri che io mi immerga in te con tutto il mio essere.
Gesù, mio salvatore, credo che desideri che io assapori la tua santa pace, la tua benevolenza, la tua vicinanza, la tua premura; credo che tu desideri che io avverta la tua presenza durante la Santa Messa.
Signore, credo che con il prodigio, con il sacramento dell'Eucaristia, mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, l'Agnello sacrificale, che sei stato disprezzato, tradito, respinto e umiliato;
credo che mi ciberò di te che hai patito la paura e l'angoscia della morte sudando sangue;
credo che mi ciberò di te che sei stato falsamente condannato, torturato ferocemente, crocifisso e ucciso per me.
Credo, o Gesù, che grazie al tuo santissimo dono, al tuo più grande prodigio, al sacramento dell'Eucaristia, tu entri in me come vero Dio e vero uomo, con il tuo amore divino e umano.
Anche io, Signore, desidero entrare in te, con la mia miseria, con tutte le ferite della mia anima, i sentimenti negativi, le paure, i disturbi psichici e le dipendenze peccaminose.
Credo, Signore, che entri in me affinché anche io possa entrare in te, affinché io possa, nel tuo amore effuso dalla croce, trovare la grazia di perdonare tutti nel profondo dell'anima e, con la fede del cuore, pregare insieme a te il Padre per coloro che mi hanno ferito.
Credo, o Gesù, che entri in me e che io entro in te affinché io, nella libertà del cuore, con piena fiducia nella tua benevolenza, possa affidarti le ferite della mia anima e tutto ciò che di negativo è stato da esse originato, affinché io possa accettare la tua redenzione, guarigione e liberazione.
Signore, credo che nell'Eucaristia io sarò tutt'uno con te, credo che sarò parte del tuo prodigioso amore effuso dalla croce.
Credo, o Signore, che mangiando il tuo Corpo io partecipi veramente al tuo sacrificio, che io lo presenti veramente al Padre e accolga la grazia della redenzione, accolga la grazia della guarigione interiore e della liberazione, accolga l'amore del Padre, che grazie allo Spirito Santo si diffonde nel mio cuore, che io accolga la tua santa pace, Gesù.
Credo, o Signore, che con il tuo sangue io rinnovi l'alleanza battesimale con te.
Credo che tu mi perdoni, che mi liberi e riempi sempre e nuovamente di Spirito Santo.
Credo, o Signore, che non esista amore più grande, non esista prodigio più eccelso dell'Eucaristia, nel quale tu ci doni te stesso.
(Rimani ora per qualche minuto in rendimento di grazie. Pronuncia a lui il tuo: "Grazie a te, Gesù, grazie a te, Signore, grazie a te, mio salvatore e redentore..." tanto a lungo finché non senti la pace nel cuore)
Preghiera di aiuto
Spirito Santo, ti prego, conducimi attraverso la Santa Messa.
Che i miei pensieri, con la tua grazia, possano essere in armonia con le mie parole.
Fa’ che la tua grazia mi afferri con tale forza da potermi veramente rimettere con tutto il mio cuore alla volontà del Padre e accettare la redenzione.
Ti ringrazio, o Spirito Santo, dell'aiuto poiché senza la tua grazia non so e non posso pregare correttamente.
Angelo mio, custodisci i miei pensieri e il mio cuore durante la Santa Messa affinché siano con Dio e in Dio.
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per me.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Tu, Maria, hai condiviso con lui il dolore del rifiuto, del disprezzo, dell'essere sgradito, dell'amarezza, dell'abbandono, del tradimento, della vergogna...
Tu, insieme a tuo Figlio, hai vissuto la sua paura e ansia della morte.
Tu, madre mia e madre di Dio, conosci anche tutti i miei dolori, tutte le mie paure, tutti i miei sentimenti negativi, tutte le mie debolezze.
Tu, Maria, sai con quanto fervore aneli alla pace dell'anima, alla liberazione dai peccati, alla vicinanza e alla dolcezza di Dio.
Tu, Beata Vergine Maria, insieme a Gesù hai perdonato e amato incondizionatamente anche i nemici più acerrimi.
Tu, Santa Maria, hai visto e provato il dolore di Gesù causato da coloro per i quali il suo sacrificio sarebbe stato vano, coloro i quali non avrebbero creduto, né perdonato né avrebbero gettato in lui i loro peccati, dolori e malattie.
Santa Maria, Madre di Dio e Madre mia, impetra per me la grazia di potermi affidare completamente alla misericordia di Dio e accogliere la pienezza della redenzione di Gesù affinché il suo sacrificio non sia per me vano, affinché la sua, la tua e la mia gioia siano complete.
Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza che anche io desidero associare con tutto il cuore a quella di Cristo.
Con le tue preghiere ottieni per me, o Maria, la grazia affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per le anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
Possa il tuo amore, Maria, raggiungere la mia anima e possa il tuo amore materno liberarmi affinché io possa affidarmi completamente alla misericordia di tuo Figlio Gesù.
San Giuseppe, santo prediletto di Dio, prega per me.
Santi apostoli Pietro e Paolo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Francesco Saverio, santa Rita, sant’Antonio da Padova, san Pio da Pietrelcina, san Benedetto, san Giovanni Paolo II, tutti i santi che io abbia mai pregato, aiutatemi amandomi innanzi al trono di Dio.
(Ricorda anche altri santi ai quali rivolgi le tue preghiere)
Anime del Purgatorio, pregate anche per me affinché possa partecipare al sacrificio eucaristico con quanto più fervore possibile.
Meditazione per la Comunione
Signore Gesù, Agnello di Dio, non son degno di partecipare alla tua mensa, non son degno di riceverti nella mia anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di essere riempito della tua presenza.
Poiché, Signore, come potrò diventare degno da solo?
Come potrò, Signore, accendere la luce nel mio spirito da solo quando tu sei la Luce, quando tu solo puoi illuminare la mia oscurità, quando tu solo puoi farmi vedere con il cuore, puoi farmi sentire con il cuore, puoi farmi comprendere con il cuore, puoi farmi pentire sinceramente e accettare la Luce?
Signore, come potrò guarire da solo le ferite che mi impediscono di credere a te con tutto il cuore e di affidarti il mio passato, il mio presente e il mio futuro?
Come calmerò, Signore, senza di te, che sei l'unica vera Pace, la mia anima?
Come vivrà, Signore, la mia anima se tu, che sei Vita, non dimori in essa?
Come potrà, Signore, la mia anima imparare ad amare se in essa non dimora il Maestro, se in essa non dimora l'Amore?
Signore, come ti renderò grazie, come ti glorificherò, come ti benedirò, se la mia anima non sperimenta la tua santa presenza, non sperimenta la tua pace, non prova la tua gioia?
Vieni, Signore, come mio redentore e salvatore, come mio maestro e guaritore, entra e diventa il re del mio cuore.
Vieni, Gesù, di’ una Parola e tutto il mio essere sarà guarito.
Vieni Gesù dentro di me, accostami alla tua croce, attirami nel tuo cuore, poiché desidero consegnarti il mio dolore, poiché desidero consegnarti il mio cuore ferito.
Vieni, Gesù, e insegnami ad amare come tu hai amato noi.
Ti ringrazio, o Gesù, ti glorifico e ti benedico.
Ti adoro e ti ringrazio della tua grande gloria e benevolenza.
Poiché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Pregare per la conversione degli uomini
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua guida, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo Figlio, Gesù Cristo, per la conversione, consacrazione e salvezza di N. (Al posto di N. inserisci il nome della persona per la quale offri il sacrificio)
Ringraziamento per la vita
Ti ringrazio, Padre santo, per il dono della vita che gli hai regalato.
So che lo hai creato come un prodigio - a tua immagine e somiglianza.
Ti ringrazio, Gesù, poiché so che lo hai creato per la vita, poiché tu stesso sei Vita.
Ti ringrazio poiché so che tu, ancora più di me, desideri che lui viva la pienezza della vita, qui e nell'eternità.
So, Padre amatissimo, che nel profondo dell'anima gli hai impresso l'amore pronto al sacrificio, pronto al perdono, alla benedizione e al ringraziamento; pronto a dare e aiutare.
Ti ringrazio, mio Dio, poiché so che lo hai creato dall'amore e per l'amore, poiché tu stesso sei Amore.
Ti ringrazio poiché mi rendi consapevole che tu lo ami più di quanto chiunque altro potrà mai amarlo.
So, Padre celeste, che nel sacramento del Battesimo con amore infinito lo hai riconosciuto come tuo figlio adottivo e lo hai chiamato a scoprire e vivere nel corso della sua vita tale amore, benevolenza e giustizia.
Ti ringrazio, mio Dio, poiché mi hai suggerito di pregare per lui.
Ti ringrazio, poiché tu, Padre celeste, desideri che nella sua vita avvenga la tua volontà, che nel suo cuore si insedi il tuo regno, poiché desideri che per lui sia santo il tuo nome.
Tu, Padre nostro, desideri e puoi liberarlo dal Male in tutte le sue vie e in tutte le sue tentazioni.
Ti ringrazio anticipatamente, nostro Salvatore, per la sua conversione.
Ti ringrazio per ciascuna grazia che N., per tua grazia, accetterà e vivrà.
Ti ringrazio, Re del cielo, per ogni progetto terreno ed eterno che hai su di lui.
Ti ringrazio per ogni opera di bene e per ogni sacrificio di amore che ha fatto e farà.
Ti ringrazio per ogni buona parola che ha pronunciato e pronuncerà.
Ti ringrazio per ogni buon desiderio che porta nel cuore.
Grazie a te, o Signore, per ogni momento che ha trascorso e che trascorrerà con te e in te.
Ti ringrazio poiché desideri aiutarlo a ottenere il maggior numero possibile di tesori imperituri, poiché desideri che ti sia più vicino possibile nell'eternità.
Ringraziamento per la salvezza
Signore, tu offri a noi uomini la tua vita in abbondanza, ci offri te stesso, e noi troppo spesso scegliamo la nostra versione di abbondanza di vita e i nostri idoli che anteponiamo a te e ai nostri vicini.
In tal modo al posto di una vita piena scegliamo il vuoto; al posto della tua parola, scegliamo vane chimere.
Signore, nonostante tutto ciò che ci insegni e ci dai, spesso siamo ingrati e cadiamo nel peccato.
Spesso tentiamo di giustificare da soli i nostri peccati, spesso il nostro pentimento non è sincero.
Signore, spesso non comprendiamo né la tua giustizia né la tua misericordia e per questo ci accade di non potere, o addirittura non volere, accogliere te come Padre amatissimo.
Gesù amatissimo, molti di noi non riescono a cambiare se stessi come vorrebbero poiché non sanno che tu sei l'unico che puoi donare un cuore nuovo, quando siamo con te e in te.
Salvatore e redentore nostro, senza di te, senza il tuo perdono, nessuno di noi può salvarsi.
Per questo ti ringrazio, Padre buono, per aver dato il tuo Unigenito Figlio Gesù Cristo, affinché chi crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
Preghiera per la redenzione e la salvezza
Padre eterno, ti offro il sacrificio del tuo amatissimo Figlio Gesù Cristo, per la redenzione di N.
Guariscilo dalle situazioni nelle quali non si è sentito accolto, protetto, amato e rispettato.
Guariscilo con il tuo preziosissimo sangue dalle situazioni nelle quali ha cercato vicinanza e sostegno senza riceverli.
Guariscilo, Gesù, dalle situazioni nelle quali si è sentito ingiustamente incolpato, trascurato, isolato e meno amato.
Guariscilo e liberalo Gesù, dalle sue paure e angosce.
Guariscilo, o Gesù, dai dolori causati dalle difficoltà della vita, dalle mancanze e dagli insuccessi.
Guariscilo, Gesù, dalle situazioni della vita in cui i membri della sua famiglia, non hanno saputo, non hanno potuto o voluto amarlo e rispettarlo, dalle situazioni nelle quali lo hanno ferito e lo hanno fatto sentire rifiutato, indesiderato, poco valorizzato, insicuro e spaventato.
Ti prego, o Signore, di redimerlo dai peccati che ha commesso in pensieri, parole, opere e omissioni.
Ti prego di illuminarlo per opera del tuo Spirito affinché riconosca le vere intenzioni del suo cuore e possa pentirsi sinceramente e accettare il tuo perdono, la tua guarigione e liberazione.
Guariscilo, Signore, dalla delusione verso se stesso, da qualsiasi cosa lo faccia ritenere meno amato da te che lo hai creato dal tuo perfetto amore.
Guariscilo, Signore, dagli atteggiamenti a causa dei quali non ti può accogliere come Dio amatissimo e perfettamente giusto.
Guariscilo, Salvatore nostro, da tutto ciò che gli impedisce di chiamarti con tutto il cuore nella sua vita come suo Signore.
Liberalo, Gesù, ti prego, da qualsiasi influenza negativa di altri.
Guariscilo dalle considerazioni e dalle paure umane.
Guariscilo, Maestro nostro, e liberalo dai cattivi insegnamenti, atteggiamenti e dalle cattive dottrine.
Signore, ti prego, concedigli il dono della conversione, il dono di una rinnovata nascita, il dono di una viva fede e fiducia in te.
Dio nostro, concedigli la grazia di potere e volere accoglierti, con la mente e con il cuore, come suo creatore, redentore e salvatore; affinché possa e voglia conoscerti e accettarti come suo maestro, consolatore e protettore.
Concedigli, Padre eterno, l'abbondanza del tuo Spirito, affinché possa crescere nella saggezza e nella grazia innanzi a te e alla gente.
Signore, ti prego, fagli la grazia di potere e volere fidarsi del tuo amore e della tua benevolenza.
Signore, ti prego, concedigli la grazia, con il tuo aiuto, di tendere sempre a fare il bene ed evitare il male.
Signore, mio Dio, ucciso sulla croce, ti prego, fagli la grazia di non giudicare, dire maldicenze e calunniare.
Ti prego, Gesù crocifisso, concedigli la grazia, con il tuo amore, di potere e desiderare perdonare e pregare per i suoi nemici.
Signore, padre Santo, ti prego con tutto il cuore, fa’ che colui che mi hai affidato nelle mie preghiere sia santo, che sia una gioia per te e per noi che preghiamo per lui.
Signore datore di vita, ti prego, fa’ che viva con pienezza gli anni che hai per lui stabilito.
Professione di fede
Signore Gesù, tu hai istituito il sacramento dell'Eucaristia affinché potessimo partecipare sempre e nuovamente in modo fecondo al tuo sacrificio e affinché da esso potessimo trarre i frutti della redenzione, del tuo amore e della tua misericordia.
Ti ringrazio poiché giungi nell'Eucaristia come vero Dio e vero uomo, affinché anche noi, come i malati, i sofferenti e i peccatori del Vangelo, possiamo giungere a te e ricevere la tua grazia.
Tu, Gesù, con il tuo martirio, ci hai redenti dalla punizione per i peccati; hai redento la nostra imperfetta natura umana intrappolata nell'egocentrismo, nell'egoismo, ferita dal senso di rifiuto e inferiorità.
Il tuo sacrificio è perfetto; da noi, umili persone, attendi che lo offriamo al Padre per noi stessi e per gli altri.
Signore Gesù, credo fermamente che nell'Eucaristia mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, Agnello sacrificale, che sei stato ucciso per noi.
Credo che tu, Gesù, entrerai in me con il tuo amore divino e umano.
Credo, o Signore, che anche io entrerò in te affinché con la tua grazia il mio cuore sia colmato di fiducia nella tua infinita misericordia, affinché io sia colmato di amore e affinché tu, insieme a me, offra il tuo sacrificio al Padre per N.
Preghiera di aiuto
Spirito Santo, ti prego di guidarmi attraverso la Santa Messa, aiutarmi a poter partecipare veramente con lo spirito al sacrificio di Gesù sul Golgota.
Che i miei pensieri, con la tua grazia, possano essere in armonia con le parole che ascolterò e che pronuncerò.
Grazie a te, Spirito Santo, che ci aiuti poiché senza la tua grazia non sappiamo pregare come dovremmo, senza la tua grazia non possiamo credere con il cuore e non sappiamo e non possiamo amare come Gesù ci ha insegnato ad amare.
Grazie a te, Spirito Santo, poiché aiuti N.; ti ringrazio poiché lo illumini nell'oscurità e lo attiri verso Gesù, verso la Verità, verso la Luce.
Angelo mio, custodisci i miei pensieri e i miei sentimenti durante la Santa Messa affinché siano con Dio e in Dio.
Angelo, custode santo, custodisci N. dal Male: custodiscilo dall'arroganza e dall'orgoglio; custodiscilo dalla lussuria e da ogni intemperanza peccaminosa; custodiscilo dall'amarezza e dall'autocommiserazione, custodiscilo dalle falsità di questo mondo.
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per lui.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Tu, o Maria, sapevi che Gesù, morendo sulla croce, avrebbe preso su di sé i nostri dolori e le malattie del cuore, dell'anima e del corpo; sapevi che le sue ferite avrebbero guarito la nostra vulnerabilità e fragilità; sapevi che si sarebbe addossato la pena per i nostri peccati e le nostre iniquità.
Tu, Santa Maria, hai visto e provato il dolore di Gesù causato da coloro per i quali il suo sacrificio sarebbe stato vano, coloro i quali non avrebbero creduto, né perdonato né avrebbero gettato in lui i loro peccati, dolori e malattie.
Santa Maria, Madre di Dio e madre mia, con le tue preghiere ottieni la grazia per N. affinché possa affidarsi completamente alla misericordia di Gesù e accogliere la pienezza della sua redenzione, in modo tale che la gioia di Gesù, la tua, la sua e la mia siano complete, affinché la gioia di N. sia completa.
Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza che anche io desidero unire a quella di tuo figlio Gesù.
Possa il tuo amore, Maria, raggiungere l'anima di N. e possa il tuo amore materno liberarlo affinché si possa affidare completamente alla misericordia di tuo Figlio Gesù.
Con le tue preghiere ottieni, o Maria, la grazia per me affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per N. e per le altre anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
Santa Maria, san Giuseppe, affido N. alla vostra premura materna e paterna, affinché con il vostro aiuto sia sempre e nuovamente attirato verso il Signore e affinché lo proteggiate dal Male, lo proteggiate da qualsiasi influenza maligna e peccaminosa, da qualsiasi pericolo che possa minacciare la sua vita.
Santa Maria, Madre di Gesù, San Giuseppe, vi prego, amate N. innanzi al volto di Dio.
Santi apostoli Pietro e Paolo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Francesco Saverio, santa Rita, sant’Antonio da Padova, san Pio da Pietrelcina, san Benedetto, san Giovanni Paolo II, tutti i santi che lui abbia mai pregato, aiutatelo amandolo innanzi al trono di Dio.
Anime del Purgatorio, pregate anche per me affinché possa partecipare al sacrificio eucaristico con quanto più fervore possibile.
Io pregherò per voi il Signore, consapevole che forse anche io un giorno griderò il mio lamento dal Purgatorio in cerca dell'aiuto di qualcuno.
Vi chiedo di pregare per N. affinché nasca nuovamente e sia santo innanzi a Dio e alla gente.
Meditazione per la Comunione
Signore, so che N. forse non è degno di partecipare alla tua mensa, non è degno di riceverti nella sua anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di riempirlo della tua presenza.
Poiché, mio Gesù, come potrà diventare degno da solo?
Come potrà, Gesù, accendere da solo la luce dell'anima quando tu sei la Luce, quando tu sei l'unico che può illuminare la sua oscurità?
Come potrà, consolatore nostro, guarire da solo le ferite che gli impediscono di credere a te con il cuore e di affidarti il suo passato, il suo presente e il suo futuro?
Come potrà, Redentore nostro, senza te, che sei l'unica vera Pace, liberarsi dalle preoccupazioni e dalle paure e calmare la sua anima?
Signore, come potrà la sua anima vivere se in essa non dimori tu, che sei Vita?
Come potrà, o Signore, la sua anima apprendere se in essa non dimora il Maestro; come sentirà, comprenderà e conserverà la tua Parola se il tuo Spirito non la riempie della sua presenza?
Signore, come ti renderà grazie, come ti glorificherà, come ti benedirà, se la sua anima non sperimenta la tua santa presenza, non sperimenta la tua luce, la tua pace, non assapora la tua vita?
So, Signore, che senza di te non possiamo perdonare fino in fondo, senza di te non possiamo amare fino in fondo, senza di te non possiamo pregare come dovremmo.
Perciò, Signore, entra nella sua anima e diventa fonte di acqua viva in lui, acqua che scaturisce come vita eterna.
Entra, Agnello sacrificale, nella sua anima, lavala con il tuo sangue e rimuovi dalla sua anima tutto ciò che lo rende indegno innanzi a te.
Entra, Signore, nella sua anima poiché ha bisogno di te, poiché senza di te la sua vita non ha senso.
Entra, Signore, nella sua anima, come salvatore e redentore.
Entra, Gesù, guariscigli l'anima, fai del suo cuore il trono del tuo regno e insegnagli ad amare come tu hai amato noi.
Gesù, ti prego con tutto il cuore, entra nell'anima di N., redimilo, liberalo, guariscilo; diventa la sua pace e la sua gioia eterna.
Ti ringrazio, o mio Dio, ti glorifico e ti benedico.
Ti adoro e ti ringrazio della tua grande benevolenza.
Poiché tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Pregare per la compensazione del danno, la penitenza
(Abbiamo ferito molte persone con i nostri pensieri, parole, opere e omissioni. Abbiamo consapevolmente o inconsapevolmente indotto alcune persone a peccare, con alcune abbiamo peccato insieme. Il pentimento sincero, la Confessione e, inevitabilmente, una sincera penitenza, possono trasformare in bene molto di tutto questo)
(Comincia con il segno della croce)
Che questa preparazione sia nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!
Che la tua grazia, Signore Gesù Cristo, il tuo amore, Padre Divino, e la tua comunione, Spirito Santo, siano con me.
Intenzione
Padre eterno, ti offro in sacrificio il tuo amatissimo Figlio, Signore nostro Gesù Cristo, per coloro che ho ferito con i miei peccati, per coloro insieme ai quali ho peccato e per coloro che ho consapevolmente o inconsapevolmente indotto al peccato.
Ringraziamento
Signore Gesù Cristo, ti ringrazio poiché con la tua passione e morte ci hai redenti dai peccati e dalle loro conseguenze.
Ti ringrazio poiché ti sei fatto carico dei nostri dolori e delle nostre malattie.
Ti ringrazio poiché ci hai guarito con le tue ferite.
Grazie a te, o Signore, poiché prendi su di te ogni peccato, poiché perdoni ogni peccato che ti offriamo nel nostro pentimento, con fiducia nella tua misericordia.
Grazie a te, o Signore, poiché ci liberi, poiché prendi su di te ogni dolore che ti offriamo con fiducia nel tuo amore.
Grazie a te, Gesù, poiché con le tue ferite guarisci ogni ferita del nostro cuore che ti presentiamo con fiducia nella tua benevolenza.
Grazie a te, o Dio, poiché ci attiri continuamente verso te, poiché desideri che veniamo a te ogni volta che siamo tentati dal male, ogni volta che siamo stanchi e oppressi, ogni volta che siamo feriti, e ogni volta che ci rendiamo conto di aver ferito te e i nostri vicini con i nostri peccati.
Grazie a te, o Signore, poiché alla tua presenza possiamo resistere al peccato, possiamo pentirci sinceramente e possiamo ricevere con fiducia il tuo perdono.
Grazie a te, o Signore, poiché alla tua presenza possiamo pregare sinceramente e con fede per coloro che abbiamo ferito, alla tua presenza possiamo affidarci alla tua benevolenza per opera della quale puoi guarire i cuori di coloro che abbiamo ferito e puoi compensarli nella misura in cui li abbiamo danneggiati o defraudati.
Grazie a te, o Signore, poiché alla tua presenza possiamo perdonare sinceramente e con il cuore coloro che ci hanno ferito con i loro peccati.
Grazie a te, o Gesù, poiché tu sei l'unico che puoi dare alle nostre anime la vera pace e la vera gioia.
Preghiera
Signore, oggi porto innanzi alla tua croce coloro che ho ferito con i miei pensieri, parole, opere e omissioni.
(Prenditi sufficiente tempo, esamina la tua coscienza e, affidandoti all'aiuto dello Spirito Santo, porta a Gesù le persone che hai ferito con i tuoi peccati)
Tu, o Signore, compensali.
Attirali a te, dai loro riposo, fatti carico dei loro dolori e cura le loro ferite.
Signore Gesù, salvatore e redentore nostro, ti porto anche tutti coloro con i quali ho peccato, specialmente coloro che in qualche modo ho indotto al peccato.
(Prenditi sufficiente tempo, esamina la tua coscienza e, affidandoti all'aiuto dello Spirito Santo, porta a Gesù le persone con le quali hai peccato e le persone che hai in qualche modo indotto al peccato)
Ti prego, Signore, perdonaci e guarisci le nostre ferite.
Ti prego, attiraci fortemente verso te, verso il tuo amore sulla croce.
Dammi la grazia, Signore, di pregare spesso, di offrire spesso il tuo sacrificio al Padre per coloro che ho ferito con i miei peccati.
Dammi la grazia, Signore, di pregare spesso, di offrire spesso il tuo sacrificio al Padre per coloro insieme ai quali ho peccato e per coloro che ho consapevolmente o inconsapevolmente indotto al peccato.
Signore, accendi l'amore nel mio cuore per tutti loro.
Fa’ che, per opera della tua grazia, io possa testimoniare tale amore offrendo i miei sacrifici per la loro redenzione, per la loro guarigione, per la loro conversione e consacrazione.
Tu, o Signore, nel tuo amore, trasforma il male nel loro bene eterno.
(Ricorda ancora una volta alcune di queste persone e così portale innanzi al Signore)
Professione di fede
Signore, io credo che durante la Santa Messa ascolterò la tua Parola, credo che mi parlerai, credo che mi istruirai, mi conforterai e mi incoraggerai; credo che illuminerai la mia coscienza.
Signore, credo che durante tutta la Messa mi attirerai a te.
Credo che desideri che i miei pensieri e il mio cuore durante la Santa Messa siano rivolti a te; credo che desideri che io mi immerga in te con tutto il mio essere.
Mio Gesù, credo che desideri che io assapori la tua pace, la tua benevolenza, la tua vicinanza, la tua premura; credo che tu desideri che io goda della tua presenza durante la Santa Messa.
Signore, Gesù Cristo, mio salvatore e redentore, credo fermamente che alla Comunione mangerò il tuo corpo e il tuo sangue, mangerò te, Agnello sacrificale, che sei stato ucciso per noi.
Credo, o Signore, che in tal modo parteciperò realmente al tuo sacrificio redentore, offrendolo al Padre per le mie necessità e per quelle degli altri.
Credo che tu, Gesù, con la Comunione entrerai in me come vero Dio e vero uomo, con il tuo amore divino e umano.
Anche io, Signore, desidero entrare in te, con tutta la mia miseria.
Credo che la Comunione, grazie alla quale tu sei in me ed io in te, sia la fonte e il centro della mia vita.
Signore, in quei momenti desidero rivolgerti tutta la mia attenzione, desidero amarti con tutto il mio essere, desidero affidarmi completamente alla tua benevolenza e al tuo amore.
Desidero, Signore, abbracciarti sulla tua croce e affidarti tutti coloro per i quali offro il tuo sacrificio al Padre.
(Ricorda nuovamente alcuni di loro)
Gesù, amandoti in quei momenti desidero imparare ad amare.
Dio mio, desidero renderti grazie e glorificarti. Desidero gioire poiché tu trasformi tutto in bene per coloro che ti amano.
Signore, desidero godere della tua presenza.
Ti benedico, o Signore, benedico la grazia che proverò nelle Messe durante le quali offrirò al Padre il sacrificio per le persone che, per tua grazia, mi stanno profondamente a cuore.
Ti ringrazio poiché mi trasformi ad ogni Messa, grazie poiché accresci la mia fede affinché io possa pregare con piena fiducia nel tuo ascolto, grazie poiché rafforzi in me la speranza nella tua bontà, grazie poiché mi insegni ad amare come tu hai amato noi.
Intercessione
Santa Maria, Madre di Dio, Regina della pace, prega per me, che offro il sacrificio, e per tutti coloro che ho ferito con i miei peccati.
Tu, o Maria, sei profondamente legata alla passione e alla morte di Gesù: eri in piedi sotto la sua croce, gli hai dato conforto e forza nei momenti più difficili, hai sperimentato tutta la profondità del dolore che è rimasto celato ad altre persone.
A te, o Maria, la spada del dolore ha trafitto il cuore, affinché tu potessi aiutare noi deboli e peccatori a scoprire le vere intenzioni del nostro cuore, a scoprire i veri motivi per i quali viviamo, a pentirci e vivere.
Tu, o Maria, sapevi che Gesù, morendo sulla croce, avrebbe preso su di sé i nostri dolori e le malattie del cuore, dell'anima e del corpo; sapevi che le sue ferite avrebbero guarito la nostra vulnerabilità e fragilità; sapevi che si sarebbe addossato la pena per i nostri peccati e le nostre iniquità.
Tu, Santa Maria, hai visto e provato il dolore di Gesù causato da coloro per i quali il suo sacrificio sarebbe stato vano, coloro i quali non avrebbero creduto, né perdonato né avrebbero gettato in lui i loro peccati, dolori e malattie.
Per questo, Maria, non posso offrire al Padre il sacrificio del tuo Figlio senza nel contempo offrire anche il tuo sacrificio, e i sacrifici di tutti coloro che nel corso dei secoli uniscono la loro sofferenza alla sofferenza di tuo Figlio, e senza offrire la mia sofferenza, per quanto possa essere insignificante.
Santa Maria, Madre di Dio e madre mia, con le tue preghiere ottieni la grazia per tutti coloro che ho ferito affinché possano affidarsi completamente alla misericordia di Gesù e accogliere la pienezza della sua redenzione, in modo tale che la gioia di Gesù, la tua, la loro e la mia siano complete.
Santa Maria, Madre di Dio, presenta al tuo Figlio morente le persone per la cui redenzione offro il suo sacrificio al Padre.
Che il tuo amore, Maria, giunga a quelle parti delle loro anime che non potranno opporsi al tuo amore materno.
Possa il tuo amore, Maria, attirarle al tuo Figlio Gesù affinché possano credere nella sua misericordia, invocare il suo nome e affidargli con piena fiducia i loro dolori, in particolar modo quelli che io ho provocato loro.
Concedimi, o Maria, la grazia affinché anche io, sempre più profondamente, possa comprendere il significato dell'offerta delle proprie rinunce e sofferenze in modo che, con quanta più fede e amore possibile, io possa offrire il sacrificio di Gesù per le anime che hanno bisogno della grazia della redenzione.
San Giuseppe, santo prediletto di Dio, prega per noi.
Santa Maria, san Giuseppe, pregate per noi peccatori, pregate per me e per coloro che ho ferito con i miei peccati, per coloro insieme ai quali ho peccato e per coloro che ho consapevolmente o inconsapevolmente indotto al peccato.
Santi... pregate per noi.
(Continua pregando i santi nei quali cerchi conforto)
Meditazione per la Comunione
Signore Gesù, Agnello di Dio, non siamo degni di riceverti nella nostra anima, tuttavia ti prego con tutto il cuore di riempirci della tua presenza.
Poiché, Signore, come potremo diventare degni da soli?
Come potremo, Signore, accendere la luce nel nostro spirito da soli quando tu sei la Luce, quando tu solo puoi illuminare la nostra oscurità, quando tu solo puoi farci vedere con il cuore, puoi farci sentire con il cuore, puoi farci comprendere con il cuore, puoi farci pentire sinceramente e accettare la Luce?
Come perdoneremo, Signore, senza la tua grazia, come ci pentiremo sinceramente, come pregheremo con fede, come cambieremo noi stessi?
Come calmeremo, Signore, senza di te, che sei l'unica vera Pace, la nostra anima?
Come vivrà, Signore, la nostra anima se tu, che sei Vita, non dimori in noi?
Come potranno, Signore, le nostre anime imparare ad amare se in esse non dimora il Maestro, se in esse non dimora l'Amore?
Signore, come ti renderemo grazie, come ti glorificheremo, come ti benediremo, se le nostre anime non sperimentano la tua santa presenza, non sperimentano la tua santa pace, non provano la tua gioia?
Vieni, Signore, nei nostri cuori come nostro redentore e salvatore, come nostro maestro, e diventa il re dei nostri cuori.
Vieni, Gesù, di’ una Parola e tutto il nostro essere sarà guarito.
Vieni Gesù in tutti noi per i quali offro il tuo sacrificio al Padre, accostaci alla tua croce, attiraci nel tuo cuore, poiché desideriamo consegnarti il nostro dolore, poiché desideriamo consegnarti il nostro cuore ferito.
Vieni, Gesù, e insegnaci ad amare come tu hai amato noi.
Vieni, Gesù, nel mio cuore poiché con te, con il tuo amore desidero pregare Dio affinché abbia pietà di tutti coloro che presento in questa Santa Messa.
Amen.
Appendice
Ordinario della Messa
Il rito della Messa è costituito da due parti principali: la liturgia della parola e la liturgia eucaristica (CCC 1346) e i riti di introduzione e conclusione.
- A) Riti di introduzione
Introito, canto di ingresso e antifona di inizio
3. Atto penitenziale
4. Kyrie
5. Gloria
6. Colletta - B) Liturgia della parola
Lettura
2. Vangelo
3. Omelia
4. Professione di fede
5. Preghiera universale o dei fedeli - C) Liturgia eucaristica
Presentazione dei doni
2. Orazione sulle offerte
3. Preghiera eucaristica
4. Riti di Comunione
Padre Nostro
Rito della pace
Frazione del pane e Comunione
Preghiera dopo la Comunione - D) Riti di conclusione
Avvisi
2. Benedizione
3. Congedo
Nota:
Laddove si può aggiungere nel pensiero la propria preghiera personale ho inserito il segno (P)
Laddove ho aggiunto un mio commento ho inserito il segno (C).
Riti di introduzione
Ingresso in chiesa
Quando il popolo si è radunato, il sacerdote e i ministri si recano all'altare. Durante tale periodo viene eseguito il canto di ingresso.
(C) Arriveremo in chiesa in anticipo per poter ben disporre il nostro cuore e prepararci a partecipare in modo attivo e fecondo alla grazia che ci viene offerta dalla celebrazione.
Saluto, canto di ingresso
e antifona di inizio
Giunti all'altare, il sacerdote e i ministri fanno la debita riverenza, lo baciano e, se opportuno, lo incensano. Quindi il sacerdote insieme ai ministri si va a sedere.
Quando il canto di ingresso è terminato, il sacerdote e i fedeli alzandosi fanno il segno della croce, e il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
(C) Prendiamo consapevolezza del fatto che durante la Messa incontreremo tutte e tre le persone divine e dovremo prestare attenzione a quale Persona ci rivolgiamo.
L'assemblea risponde:
Amen.
Quindi il sacerdote, rivolto verso l'assemblea e stendendo le mani, saluta l'assemblea secondo uno dei tre formulari:
1. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.
2. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
3. Il Signore sia con voi.
(C) Questi sono saluti che dovremmo spesso tenere in considerazione, ma anche utilizzarli nella vita quotidiana, nell'incontro con la gente, con l'intenzione di trasmettere loro ciò che tali saluti contengono. Se per qualsiasi motivo non possiamo pronunciarli a voce alta, possiamo pronunciarli nel cuore.
L'assemblea risponde:
E con il tuo spirito.
Quando è il vescovo a presiedere la Messa, saluta dicendo:
La pace sia con voi.
Il sacerdote, oppure il diacono o un altro ministro idoneo, dopo il saluto, può introdurre molto brevemente i fedeli alla Messa del giorno cominciando con le parole dell'antifona di inizio:
Pietà di me, Signore, poiché sono senza forza;
risanami, Signore, poiché languiscono le mie membra.
(C) Antifona di inizio dal formulario della Messa per i malati. Dopo il saluto ci conduce graziosamente nel cuore stesso della Messa.
Atto penitenziale
Quindi segue l'atto penitenziale. Il sacerdote richiama i fedeli al pentimento con le parole:
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
Oppure:
Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucaristia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
Oppure:
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
Oppure:
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
Oppure:
Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà di noi peccatori.
Dopo una breve pausa di silenzio segue la domanda di perdono che il sacerdote invita a pronunciare secondo tre formule a scelta.
(C) Tale silenzio è assolutamente necessario affinché possiamo rammentare o riportare alla memoria l'esame di coscienza che abbiamo fatto preparandoci alla Messa.
Prima formula
I fedeli si confessano tutti insieme:
Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni,
e battendosi sul petto, dicono:
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
(C) Ciascuno di noi ha una colpa o una debolezza da cui è sopraffatto. Prendiamo consapevolezza di questa grande colpa e del fatto che senza la grazia di Dio non possiamo vincere, non riusciamo a non cadere. Quindi, preghiamo per la liberazione o per avere la forza di non commettere tale colpa. Chi sostiene di non averne, mente a se stesso.
Quindi continuano:
E supplico la beata sempre vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro. (P)
Seconda formula
Il sacerdote dice:
Pietà di noi, Signore.
L'assemblea risponde:
Contro di te abbiamo peccato. (P)
Sacerdote:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Assemblea:
E donaci la tua salvezza. (P)
Terza formula
Dopo un breve silenzio, il sacerdote, o un altro ministro idoneo, pronuncia le seguenti o altre invocazioni con Signore, pietà:
Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
L'assemblea risponde:
Signore, pietà. (P)
Sacerdote:
Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
Assemblea:
Cristo, pietà. (P)
Sacerdote:
Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
Assemblea:
Signore, pietà. (P)
Dopo una delle tre formule di pentimento segue l'assoluzione del sacerdote:
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
L'assemblea risponde:
Amen.
Kyrie
Seguono le invocazioni Signore, pietà, se non sono già state precedentemente espresse in uno dei formulari dell'atto penitenziale.
Signore, pietà.
Signore, pietà. (P)
Cristo, pietà.
Cristo, pietà. (P)
Signore, pietà.
Signore, pietà. (P)
(C) In queste invocazioni inseriamo la nostra intenzione. Lasciamo che lo Spirito ci ispiri anche altre nostre esigenze e quelle di altre persone.
Gloria
Quindi, quando ciò è prescritto, si canta o si proclama l'Inno di lode:
(C) L'Inno di lode è una delle preghiere più ricche e mirabili. Recitiamolo con tutta l'attenzione possibile.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo,
ti benediciamo,
ti adoriamo,
ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; (P)
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; (P)
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. (P)
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore.
tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Terminato l'Inno di lode, il sacerdote a mani giunte dice:
Preghiamo.
Tutti, insieme con il sacerdote, osservano un tempo di preghiera silenziosa. Quindi il sacerdote a braccia aperte recita la Colletta. Può scegliere uno dei due formulari:
O Dio, il tuo unico Figlio ha preso su di sé la povertà e la debolezza di tutti gli uomini, rivelando il valore misterioso della sofferenza, benedici i nostri fratelli infermi, perché tra le angustie non si sentano soli, ma uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime, per la preghiera unanime della Chiesa, godano della consolazione promessa agli afflitti.
Oppure:
O Dio misericordioso, salvezza eterna dei credenti, ascolta le preghiere che ti rivolgiamo per i nostri fratelli infermi perché possano insieme a noi renderti grazie nella tua Chiesa.
(C) Gli esempi di Colletta sono presi dalla Messa per i malati. È importante che comprendiamo il senso ed il valore della Colletta e che siamo consapevoli della Persona divina alla quale ci rivolgiamo e per cosa preghiamo. In caso contrario non possiamo comprenderla né con la mente né con il cuore. Una breve pausa di silenzio, nella quale possiamo accogliere la Colletta nella mente e nel cuore, qui è assolutamente necessaria. È altresì importante che ascoltiamo attentamente ogni orazione della Messa.
La Colletta termina con uno dei tre formulari che seguono (nella Messa per i malati è idoneo solo il primo):
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
L'assemblea risponde:
Amen.
Liturgia della parola
Prima lettura
Quindi il lettore si reca all'ambone e legge la prima lettura, che tutti ascoltano seduti.
Lettura dal Secondo Libro dei Re (2 Re 20,1-6)
In quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: “Dice il Signore: 'Dà disposizioni per la tua casa, perché morirai e non guarirai.'”
Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore: “Su, Signore, ricordati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che a te sembra bene.” Ed Ezechia fece un gran pianto.
Prima che Isaia uscisse dal cortile centrale, il Signore gli disse: “Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: Dice il Signore, Dio di Davide tuo padre: 'Ho udito la tua preghiera e visto le tue lacrime; ecco io ti guarirò; il terzo giorno salirai al tempio. Aggiungerò alla durata della tua vita quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d'Assiria; proteggerò questa città per amore di me e di Davide mio servo.'”
(C) Lettura presa dal formulario della Messa per i malati. È importante che ascoltiamo tutto il contenuto della lettura, ma dobbiamo essere parimenti attenti al fatto che Dio ci può parlare personalmente 'evidenziandoci' solo una parte specifica.
Per segnalare la fine della lettura, il lettore aggiunge:
Parola di Dio.
Tutti rispondono:
Rendiamo grazie a Dio.
(C) Se non siamo grati a Dio per la sua parola, se tale 'Rendiamo grazie a Dio' non è sincero, se non viene dalla mente e dal cuore, chiediamoci se lo amiamo davvero (Gv 14,23-24).
Salmo
Il salmista o cantore recita il salmo, e l'assemblea il ritornello.
Is 38,10.11.12abcd.16
Signore, tu hai salvato l'anima mia dalla caduta.
Io dicevo: A metà dei miei giorni
me ne vado,
sono trattenuto alle porte degli inferi
per il resto dei miei anni.
Io dicevo: Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non guarderò più nessuno
fra gli abitanti del mondo.
La mia dimora è stata divelta
e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi hai tagliato dalla trama.
Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi
e rendimi la vita.
(C) Salmo preso dal formulario della Messa per i malati.
Seconda lettura
Dopo ciò, se è presente la seconda lettura, il lettore la legge dall'ambone come già descritto.
Lettura dagli Atti degli Apostoli (At 28,7-10)
Nelle vicinanze di quel luogo c'era un terreno appartenente al primo dell'isola, chiamato Publio; questi ci accolse e ci ospitò con benevolenza per tre giorni. Avvenne che il padre di Publio dovette mettersi a letto colpito da febbri e da dissenteria; Paolo l'andò a visitare e dopo aver pregato gli impose le mani e lo guarì. Dopo questo fatto, anche gli altri isolani che avevano malattie accorrevano e venivano sanati; ci colmarono di onori e al momento della partenza ci rifornirono di tutto il necessario.
(C) Lettura presa dal formulario della Messa per i malati.
Per segnalare la fine della lettura, il lettore aggiunge:
Parola di Dio.
Tutti rispondono:
Rendiamo grazie a Dio.
Vangelo
Segue l'Alleluia o un altro canto di acclamazione al Vangelo.
Alleluia
Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie. (Mt 8,17)
Quindi il diacono che deve annunciare il Vangelo, inchinato davanti al sacerdote, con voce sommessa chiede la benedizione:
Benedicimi, o Padre.
Il sacerdote con voce sommessa dice:
Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, perché tu possa annunziare degnamente il suo Vangelo: nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
(C) Tutte le letture dovrebbero essere proclamate in modo degno e adeguato, ossia con comprensione e in modo tale che gli uditori possano sentirle bene e capirle.
Il diacono risponde:
Amen.
Se non c'è il diacono, il sacerdote inchinato davanti all'altare dice sommessamente:
Purifica il mio cuore e le mie labbra, Dio onnipotente, perché possa annunziare degnamente il tuo Vangelo.
Quindi il diacono o il sacerdote va all'ambone e dice:
Il Signore sia con voi.
L'assemblea risponde:
E con il tuo spirito.
Il diacono o il sacerdote:
Dal Vangelo secondo N.,
E intanto segna il libro e se stesso sulla fronte, sulla bocca e sul petto.
L'assemblea acclama:
Gloria a te, o Signore.
Il diacono o il sacerdote legge il Vangelo
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo (Mt 8,14-17)
In quel tempo: Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati. Ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie.
(C) Vangelo preso dal formulario della Messa per i malati.
Quando termina il Vangelo, il diacono o il sacerdote dice:
Parola del Signore.
Tutti rispondono:
Lode a te, o Cristo.
Quindi il sacerdote o il diacono bacia il libro e sommessamente dice:
La Parola del Vangelo cancelli i nostri peccati.
(C) Qui potremmo intendere la preghiera anche così: "Signore, fa’ che la tua parola entri nel cuore e donaci la vera conoscenza dei nostri peccati e la vera conoscenza dell'amore di Gesù affinché possiamo pentirci sinceramente."
Omelia
Segue l'omelia, che deve essere tenuta la domenica e nelle festività, ma la si raccomanda anche nelle altre giornate.
(C) Quando è il frutto della meditazione del sacerdote sulle letture della Messa, l'omelia è il discorso di Dio ai fedeli raccolti. Quando l'omelia è solo la spiegazione del sacerdote sulle letture della Messa, allora è solo una lezione. Una breve pausa dopo l'omelia è raccomandata affinché i fedeli possano ricordare e fissare ciò che di più importante hanno sentito nell'omelia.
Dopo l'omelia, quando è prescritto, si recita la professione di fede.
Professione di fede
(C) Qui l’assemblea è un po' colta dalla stanchezza e la maggior parte recita la Professione di fede in modo automatico, senza la partecipazione della mente e del cuore. Sarebbe bene che le prime due parole: "Credo in" fossero sostituite da: "Confido in" oppure: "Ho profonda fiducia in". In tal modo diamo alla Professione di fede il suo pieno significato.
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato, della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
Da queste parole fino a e si è fatto uomo tutti si inchinano.
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi
sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è resuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera universale o dei fedeli
Segue la preghiera universale o dei fedeli.
(C) Dopo ogni supplica pronunciata, prima che i fedeli rispondano, è bene rimanere alcuni secondi in silenzio. Nel silenzio possiamo comprendere e accogliere ciò per cui preghiamo affinché la nostra preghiera non sia solamente pronunciata con le labbra, senza la partecipazione della mente e del cuore. Dopo la lettura delle intenzioni il sacerdote lascia del tempo da trascorrere in silenzio affinché i fedeli possano aggiungere nei loro pensieri le loro preghiere.
Liturgia eucaristica
Presentazione dei doni
Quindi, comincia il canto di offertorio. I ministri pongono sull'altare il corporale, il purificatoio, il calice e il messale.
È auspicabile che i fedeli manifestino la loro partecipazione con un'offerta: portando il pane e il vino per la celebrazione eucaristica o altri doni per le esigenze della Chiesa e dei poveri.
Il sacerdote in piedi all'altare prende la patena con il pane e tenendola leggermente sollevata sopra l'altare, pronuncia sommessamente:
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane;
frutto della terra e del lavoro dell'uomo,
lo presentiamo a te perché diventi per noi cibo di vita eterna.
Se il canto dell'offertorio non viene cantato, il sacerdote può pronunciare le parole ad alta voce, e l'assemblea può al termine esclamare:
Benedetto nei secoli il Signore.
- (C) Durante il tempo della preparazione dei doni è bene rimettere a Dio l'esito della propria intenzione di preghiera e così accettare in anticipo la sua volontà. Inoltre, questo è il momento in cui possiamo affidare a Dio la nostra famiglia, le altre persone per le quali preghiamo, il lavoro e tutto il resto che ci sta a cuore, in special modo dovremmo ricordare le anime del Purgatorio.
Il diacono o il sacerdote versa il vino e un po' di acqua nel calice e dice sommessamente:
L'acqua unita al vino
sia segno della nostra unione con la vita divina di Colui
che ha voluto assumere la nostra natura umana.
Quindi il sacerdote sommessamente dice:
Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino;
frutto della vite e del lavoro dell'uomo,
lo presentiamo a te perché diventi per noi bevanda di salvezza.
Se il canto dell'offertorio non viene cantato, il sacerdote può pronunciare le parole ad alta voce, e l'assemblea può al termine esclamare:
Benedetto nei secoli il Signore.
Dopo ciò il sacerdote, inchinandosi, sommessamente dice:
Umili e pentiti accoglici, o Signore:
ti sia gradito il nostro sacrificio che oggi si compie
dinanzi a te.
- (C) Se ci siamo recati a Messa (innanzi al volto di Dio) senza la seria intenzione di offrirla con fede, amore, umiltà e contrizione, per la redenzione nostra o di qualcun altro, allora difficilmente potremo attenderci che il nostro sacrificio sia gradito a Dio.
Il sacerdote, stando in piedi a lato dell'altare, si lava le mani dicendo sottovoce:
Lavami, Signore, da ogni colpa,
purificami da ogni peccato.
Quindi al centro all'altare, aprendo e congiungendo le mani, con il volto rivolto all'assemblea, dice:
Pregate, fratelli e sorelle,
perché il mio e vostro sacrificio
sia gradito a Dio, Padre Onnipotente.
- (C) Prendiamo consapevolezza di queste parole e pensiamo alla persona per cui offriamo il sacrificio, ossia all’intenzione della Messa - il sacerdote e noi personalmente.
L'assemblea risponde:
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro
e di tutta la santa Chiesa.
Orazione sulle offerte
Quindi il sacerdote a braccia aperte recita l'orazione sulle offerte:
O Dio, che vegli con amore di padre sulle vicende della nostra vita,
accogli i doni e le preghiere che ti offriamo per questo fratello infermo,
e fa’ che la nostra trepidazione per la sua salute
si trasformi in gioioso ringraziamento. Per Cristo nostro Signore.
- (C) Orazione sulle offerte presa dal formulario della Messa per i malati.
Al termine l'assemblea acclama:
Amen.
Preghiera eucaristica
- (C) Più frequentemente si prendono la seconda e la terza preghiera eucaristica. Qui è inserita solo la seconda.
Il sacerdote comincia la preghiera eucaristica. Stendendo le mani, dice:
Il Signore sia con voi.
Assemblea:
E con il tuo spirito.
- (C) Possiamo intenderlo anche come: "Che il Signore sia nei pensieri (lo desideriamo sia per noi che per il sacerdote), che tutta la nostra attenzione sia con lui e in lui".
Sacerdote:
In alto i nostro cuori.
- (C) Possiamo intenderlo anche come: "Diventiamo consapevoli di chi è Dio e della sua gloria nei cieli. Che il nostro cuore, tutta la nostra attenzione siano rivolti alla sua gloria celeste." Una buona preparazione a questa parte della preghiera eucaristica è la lettura e la meditazione dei testi del Libro dell'Apocalisse che descrivono la magnificenza, la gloria e il potere di Dio.
Assemblea:
Sono rivolti al Signore.
Sacerdote:
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
Assemblea:
È cosa buona e giusta.
- (C) Il vero significato di queste parole spesso lo riconosciamo soltanto quando siamo in stato di grave angoscia dal quale solo Dio può tirarci fuori, o quando ci troviamo in punto di morte consapevoli che saremo chiamati al cospetto di Dio. Per questo preghiamo il Signore che ci dia la grazia di sentire l’importanza di tali parole quanto prima, non nell'angoscia o all’approssimarsi della morte.
Sacerdote:
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre Santo,
per Gesù Cristo, tuo dilettissimo Figlio.
Per mezzo di lui, la tua Parola vivente, hai creato tutte le cose,
e lo hai mandato a noi salvatore e redentore,
fatto uomo per opera dello Spirito Santo
e nato dalla Vergine Maria.
Per compiere la tua volontà
e acquistarti un popolo santo,
egli stese le braccia sulla croce,
morendo distrusse la morte e proclamò la risurrezione.
Per questo mistero di salvezza,
uniti agli Angeli e ai Santi, cantiamo con gioia l'inno della tua lode:
Tutti:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'Universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
- (C) Gesù è colui che ora verrà nel nome del Signore. Per questo ora lo benediciamo e lo glorifichiamo, rivolgiamo tutta la nostra attenzione alla sua venuta sull'altare e tra di noi, lo acclamiamo. Lui viene come vero Dio e vero uomo. Lui è il Re dei re e il Signore dei signori, ma lui è anche l'Agnello sacrificale che si offre per noi precisamente adesso.
Il sacerdote a braccia aperte dice:
Padre veramente santo,
fonte di ogni santità,
- (C) Diventiamo consapevoli che il sacerdote si rivolge al Padre: a suo e a nostro nome.
Quindi congiunge le mani e, tenendole stese sopra le offerte, dice:
Santifica questi doni
con l'effusione del tuo Spirito,
congiunge le mani e fa il segno della croce sopra il pane e il calice dicendo:
perché diventino per noi il corpo e + il sangue
di Gesù Cristo nostro Signore.
Congiunge le mani.
Prende il pane, e tenendolo leggermente al di sopra dell'altare, continua:
Egli, offrendosi liberamente alla sua passione,
prese il pane e rese grazie,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:
- (C) Senza il ringraziamento non possiamo avere un rapporto intimo e personale con Dio. Gesù ha reso grazie per tutto a Dio. San Paolo ci spinge a ringraziare sempre e per tutto. La preparazione alla Messa comincia con il ringraziamento e così dovrebbe cominciare ogni nostra preghiera. La gratitudine e il rendimento di grazie dovrebbero essere abitudini di ogni fedele.
Si inchina leggermente.
PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
QUESTO È IL MIO CORPO
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Mostra l'ostia consacrata all'assemblea, la posa sulla patena e si inginocchia.
Quindi continua:
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice
Prende il calice e, tenendolo leggermente al di sopra dell'altare, continua:
e rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:
Si inchina leggermente.
PRENDETE E MANGIATENE TUTTI:
QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
Mostra il calice all'assemblea, lo posa sul corporale e si inginocchia.
Quindi dice:
Mistero della fede:
E l'assemblea continua con l'esclamazione:
1. Annunziamo la tua morte Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell'attesa della tua venuta.
- (C) Parliamo della morte e della risurrezione di Gesù e ne prendiamo parte. Non aspettiamo la sua gloriosa venuta solo al termine dei tempi bensì anche in ciascuna Santa Messa, e specialmente al momento della Comunione. Tale attesa della gloriosa venuta di Gesù, sull'altare, e poi nel nostro cuore, descrive al meglio il motivo del nostro andare alla Santa Messa. Celebrando la gloriosa risurrezione di Gesù, diventiamo consapevoli che anche ciascuno di noi desidera risorgere e per questo ce ne rallegriamo in anticipo. Se non siamo abituati ad attenderlo con gioia nella Comunione, come possiamo rallegrarci della sua seconda venuta, come possiamo attendere con gioia il cielo?
2. Ogni volta che mangiamo di questo pane
e beviamo a questo calice
annunziamo la tua morte, Signore,
nell'attesa della tua venuta.
3. Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione:
salvaci, o Salvatore del mondo.
Quindi il sacerdote a braccia aperte dice:
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, Padre,
il pane della vita e il calice della salvezza,
e ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza
a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al corpo e al sangue di Cristo
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra:
rendila perfetta nell'amore
in unione con il nostro Papa N. e il nostro vescovo N.
e tutto l'ordine sacerdotale.
Nelle messe per i defunti si può aggiungere:
Ricordati del nostro fratello (della nostra sorella) N.
che (oggi) hai chiamato(a) a te
da questa vita:
e come per il Battesimo l'hai unito(a)
alla morte di Cristo, tuo Figlio,
così rendilo(a) partecipe della sua risurrezione.
Ricordati dei nostri fratelli,
che si sono addormentati nella speranza della risurrezione, (P)
e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza:
ammettili a godere la luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia:
donaci di avere parte alla vita eterna,
insieme con la Beata Vergine Maria,
con gli apostoli e tutti i santi,
che in ogni tempo ti furono graditi:
e in Gesù Cristo tuo Figlio
Congiunge le mani.
canteremo la tua gloria.
Prende la patena con l'ostia e il calice, li solleva entrambi e dice:
PER CRISTO, CON CRISTO E IN CRISTO,
A TE DIO PADRE ONNIPOTENTE,
NELL'UNITÀ DELLO SPIRITO SANTO,
OGNI ONORE E GLORIA
PER TUTTI I SECOLI DEI SECOLI.
L'assemblea acclama:
Amen.
Rito della Comunione
Padre Nostro
Posando il calice e la patena, il sacerdote a mani giunte recita:
Obbedienti alla parola del Salvatore
e formati al suo divino insegnamento,
osiamo dire:
oppure:
Prima di partecipare al banchetto dell'eucaristia,
segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna,
preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato
oppure:
Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire:
oppure:
Il Signore ci ha donato il suo Spirito.
Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme:
Apre le braccia e insieme con l'assemblea continua:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, (P)
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. (P)
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, (P)
e rimetti a noi i nostri debiti (P)
come noi li rimettiamo ai nostri debitori. (P)
E non abbandonarci alla tentazione, (P)
ma liberaci dal male. (P)
Il sacerdote prosegue da solo a braccia aperte:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali, (P)
concedi la pace ai nostri giorni, (P)
e con l'aiuto della tua misericordia
vivremo sempre liberi dal peccato (P)
e liberi da ogni turbamento, (P)
nell'attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Congiunge le mani.
L'assemblea conclude la preghiera esclamando:
Tuo è il regno,
tua la potenza e la gloria
nei secoli.
Rito della pace
Quindi il sacerdote a braccia aperte dice ad alta voce:
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi
apostoli:
vi lascio la pace, vi do la mia pace,
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unità e pace
secondo la tua volontà.
Congiunge le mani:
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
L'assemblea risponde:
Amen.
Il sacerdote aprendo e congiungendo le mani aggiunge:
La pace del Signore sia sempre con voi.
L'assemblea risponde:
E con il tuo spirito.
Dunque, se è conveniente, il diacono o il sacerdote aggiunge:
Scambiatevi un segno di pace.
E tutti secondo l'abitudine locale scambiano un segno di pace e amore reciproco.
Frazione del pane e Comunione
Il sacerdote spezza il pane sopra la patena, ne mette un frammento nel calice e dice sottovoce:
Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti
in questo calice,
siano per noi cibo di vita eterna.
Durante tale momento si canta o si recita:
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi. (P)
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi. (P)
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace. (P)
Può essere ripetuto più volte se lo spezzare del pane dura a lungo. L'ultima volta si dice:
Dona a noi la pace.
Quindi il sacerdote a mani congiunte dice sommessamente:
Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo,
che per volontà del Padre
e con l'opera dello Spirito Santo
morendo hai dato la vita al mondo,
per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue
liberami da ogni colpa e da ogni male, (P)
fa’ che sia sempre fedele alla tua legge,
e non sia mai separato da te.
Oppure:
La comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue,
Signore Gesù Cristo,
non diventi per me giudizio di condanna,
ma per la tua misericordia
sia rimedio e difesa dell'anima e del corpo.
Il sacerdote si inginocchia, poi prende l'ostia, la solleva leggermente sopra la patena, e con il volto verso l'assemblea, dice ad alta voce:
Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l'Agnello di Dio,
che toglie i peccati del mondo.
E insieme all'assemblea dice ancora una volta:
O Signore, non son degno di partecipare alla tua mensa,
ma di’ soltanto una parola
e io sarò salvato. (P)
Il sacerdote verso l'altare, dice sommessamente:
Il Corpo di Cristo mi custodisca per la vita eterna.
Quindi si comunica con il Corpo. Mentre il sacerdote si comunica con il Corpo di Cristo comincia il canto di Comunione. Quindi prende il calice e dice sommessamente:
Il Sangue di Cristo mi custodisca per la vita eterna.
E si comunica con il Santissimo Sangue.
Dopo ciò prende la patena o la pisside, va verso coloro che desiderano comunicarsi, alza leggermente l'ostia, la mostra a ciascuno e dice:
Il Corpo di Cristo.
Colui che si comunica risponde:
Amen.
E riceve la Comunione.
- (C) La Comunione è l'apice della Messa. Cerchiamo di essere tutt'uno con il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Dio entra in noi e attende che noi 'entriamo' in lui. Entreremo in lui in modo tale da rivolgergli tutta la nostra attenzione. Parliamogli nei nostri pensieri con le parole che vengono veramente dal cuore. Possa la Comunione avvenire in piena sincerità e apertura di cuore.
Terminata la distribuzione della Comunione, il sacerdote o il diacono asterge la patena sopra il calice e poi il solo calice. Allora il sacerdote può tornare seduto.
Se è conveniente, si può rimanere qualche tempo in silenzio.
- (C) Se sia conveniente o meno lo decide il sacerdote che officia la Messa, in base a come egli stesso vive la Comunione.
Preghiera dopo la Comunione
Quindi il sacerdote alzandosi o recandosi presso l'altare dice:
Preghiamo. (P)
Tutti insieme si prega per qualche momento in silenzio, solo se non si è già stati prima in silenzio.
Quindi il sacerdote a braccia aperte recita l'orazione dopo la Comunione.
O Dio, provvido rifugio dei sofferenti,
manifesta nei nostri fratelli infermi la forza risanatrice del tuo Spirito, perché tornino presto nella comunità ecclesiale a cantare le tue lodi. (P)
Per Cristo nostro Signore.
- (C) Dalla Messa per i malati.
L'assemblea alla fine esclama:
Amen.
Riti di conclusione
Avvisi
Seguono dei brevi avvisi all'assemblea, se ve ne sono.
Benedizione
Quindi l'assemblea viene congedata. Il sacerdote, allargando le braccia verso l'assemblea, dice:
Il Signore sia con voi.
L'assemblea risponde:
E con il tuo spirito.
Il sacerdote benedice l'assemblea con le parole:
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e + Spirito Santo.
L'assemblea risponde:
Amen.
Congedo
Quindi il diacono o il sacerdote a mani giunte verso l'assemblea dice:
Andate in pace.
L'assemblea risponde:
Rendiamo grazie a Dio.
Infine il sacerdote bacia l'altare come all'inizio della celebrazione, fa la dovuta riverenza insieme ai ministri e si allontana. Se immediatamente dopo segue un qualsiasi atto liturgico, il rito di congedo viene omesso.